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ESCLUSIVA TMW - Gentilini: "Urge riforma che valorizzi i talenti nostrani. E i settori giovanili"TUTTO mercato WEB
© foto di Chiara Biondini
mercoledì 4 maggio 2022, 14:34Altre Notizie
di Claudia Marrone
esclusiva

Gentilini: "Urge riforma che valorizzi i talenti nostrani. E i settori giovanili"

"Dopo tre anni all'estero qua in Italia sto trovando un terreno un po' minato, ho avuto una proposta dall'Indonesia ma la mia volontà sarebbe quella di fermarmi in Italia, per stare più vicino ai miei affetti. Chiaro, mai dire mai, gli anni in Cina sono stati una bella esperienza da inserire nel mio curriculum e nel contesto generale della vita, ma vorrei rimettermi in gioco qua: non conta la categoria, mi basta un progetto serio dove si possa lavorare": così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, Augusto Gentilini, ex allenatore della Rappresentativa di Serie D e Supervisore Tecnico delle Nazionali LND oltre che poi mister dell'accademia calcistica di Qinhuangdao.

Sempre attento alle dinamiche italiane, il trainer si è così espresso sul mondo pallonaro nostrano: "Una riforma è necessaria, anche per dare maggiore valore ai nostri ragazzi, penalizzati dalle tassazioni che favoriscono invece gli stranieri, sono un vero veicolo economico e tecnico per chi non è italiano. Di questo ne risente molto anche il settore giovanile, che ha invece molti talenti da poter valorizzare, non si può solo fare business. E ne risentono poi anche i campionati dilettantistici, altro serbatoio di talenti. Si dovrebbe imparare a dare più possibilità a questi ragazzi di provare e di sbagliare, senza metter loro pressioni inutili: in Cina ho riscoperto questo aspetto, e devo dire che è molto utili per la formazione".

Un sistema, quello calcistico italiano, che si riflette nella seconda mancata qualificazione ai Mondiali della nostra Nazionale...
"E' da tempo che non navighiamo in buone acque, poi agli Europei è venuto fuori l'orgoglio italiano, siamo bravi a esprimere anche cosa non abbiamo nelle situazioni di difficoltà. Ma è stato un exploit, per tornare ai fasti di un tempo serve lavorare con continuità".


Italia indietro anche sulle riforme del calcio femminile: come vede il passaggio della Serie A al professionismo?
"E' un passettino in avanti, e prendo il positivo, ma non basta, perché siamo appunto molto indietro rispetto a tanti altri paesi europei".

Boquete, commentando questo, ha detto che non basta una legge per fare del vero professionismo. Servono strutture, staff idonei...
"Ha assolutamente ragione la calciatrice della Fiorentina. Non basta lo status, serve anche tutto il contorno, e questo vale poi anche per il calcio maschile e i settori giovanili, è un discorso molto generale. Le strutture sono necessarie, e lo sviluppo a 360° che ha avuto il Sassuolo negli anni lo dimostra".