Le pagelle dell'Italdonne - Girelli e Bonansea ancora sottotono. I cambi non cambiano la gara

Giuliani 6 - Attenta e precisa quando viene chiamata in casa sia dalle avversarie sia dalle compagne per far ripartire l’azione. Non corre grandissimi rischi, ma sul gol non può far nulla.

Di Guglielmo 6 - Buona gara in fase difensiva dove concede il minimo alla sempre pericolosa Cayman. Soprattutto nella seconda fase del primo tempo si propone con continuità pur senza riuscire a sfondare sulla propria corsia di competenza. dal 45° Bonfantini 5,5 - L’inizio è promettente. Entra con un buon piglio e una buona attitudine, ma poi si incarta come tutta la squadra in avanti e non mostra quello spunto che può fare la differenza. In un paio di occasioni le manca la convinzione e rallenta di conseguenza la manovra offensiva favorendo la difesa avversaria.

Bartoli 6 - Prende il posto di Gama al centro della difesa e come suo solito gioca d’anticipo limitando le punte avversarie concedendo il minimo indispensabile dietro. Come tutta la difesa non è troppo decisa in occasione del gol che vale l’eliminazione.

Linari 6 - Senza Gama è lei la regista arretrata della squadra, deve impostare l’azione e ci prova fino alla fine alternando lanci lunghi, non sempre precisi, e giocate corte. In fase difensiva non concede nulla e non commette sbavature, ma come tutte è poco cattiva in occasione del gol belga.

Boattin 5,5 - Dietro non soffre, ma non ha la velocità e a brillantezza vista nel corso della stagione e non aggredisce come sa la metà campo avversaria.

Simonetti 6 - La più dinamica del centrocampo, non molla mai ed è un motorino quasi perpetuo in mezzo, anche se non esente da errori nelle due fasi. Appare fra le azzurre arrivate meglio a livello di condizione. Dal 67° Giacinti 5,5 - Ci prova e ha anche una buona occasione, ma non la sfrutta a dovere. Spesso è però in ritardo sui passaggi delle compagne e non riesce a pungere a dovere.

Rosucci 5,5 - La regista dell’Italia fa un passo indietro rispetto all’Islanda. Fatica a tenere le fila della manovra, dare ordine in mezzo al campo e velocizzare l’azione. Non fortunatissima in occasione del gol del vantaggio belga. dal 57° Caruso 5,5 - Dovrebbe dare dinamismo in mezzo al campo e inserirsi sulle seconde palle. Ci riesce a metà senza mai risultare particolarmente pericolosa negli ultimi 30 metri.

Giugliano 5 - Prima mezzala, poi regista, ma sempre un po' avulsa dal gioco. Continua a non riuscire a dettare i tempi della manovra e quando prova la conclusione da lontano pecca di precisione. Anche per lei un Europeo sotto tono.

Bergamaschi 6 - Prima esterna d’attacco, poi di difesa cerca sempre di mettere velocità sulla propria corsia e proporsi in avanti spuntando alle spalle delle avversarie. È però meno esplosiva che contro l’Islanda pagando probabilmente anche le fatiche della terza gara di fila.Dal 79° Cernoia 6,5 - Torna dopo il Covid e fa subito vedere quanto è mancata a questa squadra. Le sue giocate per le compagne sono di pregevole fattura e mostra un dinamismo superiore a quello delle altre azzurre anche se condizionata da una forma non al top. Ci prova fino in fondo soprattutto coi calci piazzati, ma oggi per le azzurre non è giornata.

Girelli 5 - Lenta e macchinosa, non è la migliore versione della numero 10 che ammiriamo ormai da anni in azzurro e bianconero. Ha subito una buona occasione che fa sperare in un suo risveglio, ma poi torna sui binari visti nel corso di questo Europeo. Nella ripresa ha un sussulto colpendo una traversa subito dopo lo svantaggio, ma poi le manca sempre il guizzo giusto per fare male. Dal 79° Sabatino 6 - Lotta e si batte, ma non riesce a incidere anche perché sono pochi i palloni giocabili che riceve.

Bonansea 5 - Un passo indietro rispetto all’Islanda. Lenta, imprecisa, poco cattiva. Sbaglia tantissimo sia in fase di costruzione sia quando va al tiro quasi sempre senza pericolosità per la portiera avversaria. Appare involuta e pur restando in campo fino alla fine non si accende mai.

Bertolini 5 - L’Europeo è deludente, così come quest’ultima gara in cui la sua squadra mostra una condizione non esaltante, poca concentrazione in alcuni frangenti di gara e soprattutto una sterilità offensiva preoccupante. Sbaglia le scelte iniziali e alcuni cambi appaiono tardivi o errati. Non riesce a rimetterla in piedi. E da domani si apriranno le inevitabili valutazioni.