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Aglietti racconta i suoi ex giocatori: "Fernandes già un top-player, Orsolini un fiume in piena"

Aglietti racconta i suoi ex giocatori: "Fernandes già un top-player, Orsolini un fiume in piena"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 4 aprile 2020, 13:45Serie A
di Andrea Piras

Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna del Corriere dello Sport, il tecnico del Chievo Alfredo Aglietti ha parlato dei suoi ex giocatori: "Leonardo Pavoletti in C2 al Viareggio, anche se in quell'annata Leo dovette mettersi alle spalle la mononucleosi. Poi ce ne sono stati altri come Saponara, Tonelli, Bruno Fernandes. Arrivò a Novara che era un ragazzino, pensi che dopo due partite mi chiesero di non farmi scrupoli nel caso in cui ritenessi che fosse ancora da Primavera. Altre due partite e diventò titolare, perché sapeva fare tutto, il centrocampista, la mezza punta, sapeva entrare in area con o senza il pallone. Doveva crescere, ma già allora aveva le qualità del top-player. Come d’altra parte Seferovic che era un mio giocatore sempre in quel Novara. Favilli? Il gol se lo ritroverà addosso più avanti, gli attaccanti ci mettono più tempo a crescere, a maturare e di conseguenza anche a esplodere. Ma mi dia retta, una volta che Favilli avrà trovato sia la squadra che l’allenatore giusto vedrà quello che saprà fare, avendo tutte le qualità per fare la differenza.

Poi gli attaccanti come Favilli piacciono sempre agli allenatori, perché da una parte danno sempre tutto e dall’altra fanno giocare bene la squadra. Orsolini? Un fiume in piena, straripante in ogni giocata. Ricordo che dovevo sempre frenarlo, ma già allora era una fortuna poterlo allenare. Gli dicevo sempre di usare anche il piede destro considerato che i difensori lo andavano sempre a raddoppiare sul sinistro, e il gol che ha segnato a Lecce mi ha fatto molto piacere. Grande Orso. Il futuro sarà suo, ha gamba, forza, resistenza, tiro, non ha mai paura di niente e di nessuno, con il tempo ha imparato a fare anche la fase di difesa. Mihajlovic ha fatto un grande lavoro su di lui, perché Orso ha ancora ampi margini di miglioramento. Non fatemi fare nomi, ma per me è più forte di giocatori che nel suo ruolo sono più strombazzati di lui".

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