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All'inferno e ritorno. Milan in Europa League, salvato al 121' e dopo 24 rigori (+1): è 11-10!

All'inferno e ritorno. Milan in Europa League, salvato al 121' e dopo 24 rigori (+1): è 11-10!TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 2 ottobre 2020, 00:04Serie A
di Gaetano Mocciaro

All'inferno e ritorno. Il Milan centra la qualificazione in Europa League nel modo più rocambolesco possibile, ai calci di rigore, dopo una sequenza di 24 esecuzioni dal dischetto. Lo fa grazie ai lusitani che nella lotteria sprecano 3 esecuzioni decisive. Lo fa nonostante la partita al 120' dice 2-1 per il Rio Ave. E mentre si stava consumando il primo clamoroso fallimento stagionale dei rossoneri arriva una clamorosa mano, in tutti i sensi, da parte proprio degli avversari. Si va ai sorteggi (ore 13) con tanti ringraziamenti a Toni Borevkovic. Il serbo toccando di mano un traversone nei minuti di recupero dei supplementari regala clamorosamente al Milan la chance per uscire dagli inferi. Ed evitare un'umiliazione, perché tale sarebbe stata nonostante tutte le attenuanti del caso.

MALDINI PREFERITO A COLOMBO Stefano Pioli si presenta in Portogallo con Daniel Maldini unica punta, preferito a Lorenzo Colombo. Una scelta che sorprende, viste le condizioni atmosferiche e che al momento non ripaga, con il 18enne che pur non lasciando riferimenti ai difensori avversari fatica a trovare spazi e occasioni, venendo facilmente controllato. Per il resto, rispetto a Crotone si rivede Bennacer in mezzo al campo al posto di Tonali. Calhanoglu, luce dei rossoneri in assenza di Ibra, è stato fin qui appannato e la manovra ne risente. Castillejo non dà segnali incoraggianti, anzi. Il Rio Ave si presenta guardingo, controlla e col passare dei minuti prende coraggio, al punto da mostrarsi nel finale più intraprendente.

BRAHIM E SAELEMAEKERS ILLUDONO L'ingresso a inizio ripresa di Brahim Diaz cambia le carte in tavola. Lo spagnolo si presenta accelerando immediatamente la manovra, mettendo subito in difficoltà i lusitani, garantendo superiorità numerica. Da un suo spunto nasce il corner che permette al Milan di sbloccare la partita: calcia Calhanoglu, Saelemaekers stoppa al limite e di destro supera il portiere con un preciso rasoterra.

DOCCIA FREDDA Partita che sembra in discesa, considerata anche la leggerezza dell'avversario. Pioli inserisce Leao per chiudere i conti, cinque minuti dopo il suo ingresso è il Rio Ave a segnare, al primo vero affondo. Mané e Piazon duettano, la palla finisce a Geraldes che entra in area e con un violento sinistro supera al 72' Donnarumma. Anche lui era entrato a partita in corso, premiando la scelta del tecnico Mario Silva. Il pari fa piombare il giovane Milan nello sconforto e lo si evince dai tanti errori in fase di impostazione e l'inconsistenza offensiva. Si va ai supplementari.

L’INCREDIBILE EPILOGO Il Rio Ave ribalta la partita. Nemmeno un minuto di tempi supplementari con un altro nuovo entrato, Robson Dala che vince un rimpallo fortunoso, supera Kjaer e incrocia col sinistro sul palo più lontano. Pioli prova a giocarsi la carta Colombo, infine Tonali. Ma non fa mai paura al Rio Ave. Con un Rafael Leao inquietante, quasi mai in grado di tenersi in equilibrio. Arriva, insperato, il jolly: Borevkovic smanaccia senza motivo in area, il rigore è inevitabile. Calhanoglu incrocia e spiazza il portiere, riscattando una prestazione no. Si va ai rigori, i primi 14 vanno tutti in gol. Sbaglia Colombo, sembra la fine. Sbaglia subito dopo Nélson Monte. Tocca a Donnarumma, alto. Il suo pari ruolo Kieszek fa lo stesso. Si va al secondo giro e Bennacer si fa parare l'esecuzione, ma Geraldes centra il palo. Si arriva al dodicesimo giro con Kjaer che trasforma la sua seconda conclusione e Donnarumma para su Santos: il Milan è in Europa League. Per il rotto della cuffia, ma in Europa League.

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