Amarcord - 19 giugno 1996, Koepke ipnotizza Zola. E l'Italia saluta gli Europei

L'Italia che si presenta a Euro 1996 è giocoforza fra le favorite, dopo essere stata a undici metri dal titolo mondiale solo due anni prima. La squadra di Arrigo Sacchi è inserita in un girone con Russia, Repubblica Ceca e Germania. Sulla carta azzurri e tedeschi non dovrebbero avere problemi a passare il turno, tanto che lo scontro diretto dell'ultima giornata sembra semplicemente uno spareggio per decidere la vincitrice del girone. Se la Germania fa il suo dovere vincendo in scioltezza le prime due partite, l'Italia si complica la vita: al 2-1 con la Russia a doppia firma Casiraghi segue un clamoroso scivolone con la Repubblica Ceca. Con la Germania serve vincere a tutti i costi per andare avanti: si gioca a Old Trafford, Manchester, il 19 giugno 1996, l'Italia pigia sull'acceleratore e usufruisce di un calcio di rigore: Sammer sbaglia un disimpegno, Casiraghi si invola in area di rigore e Koepke lo stende. Dal dischetto Gianfranco Zola non angola troppo, il portiere intuisce e para. Questa volta non succede come in Spagna, dopo il rigore fallito da Cabrini, l'Italia continua a spingere ma col passare del tempo la stanchezza e lo scoramento la fanno da padrona. Finisce a reti inviolate e l'Europeo azzurro finisce. La Germania vince non solo il girone, ma anche la competizione battendo in finale la Repubblica Ceca, squadra qualificata proprio in luogo degli azzurri. Per Arrigo Sacchi arrivano i titoli di coda, sanciti solo qualche mese più tardi.

Il tabellino:

Old Trafford, Manchester
ITALIA-GERMANIA 0-0
ITALIA: Peruzzi; Mussi, Costacurta, Maldini, Carboni (76' Torricelli); Donadoni, Di Matteo (67' Chiesa), Albertini, Fuser (81' Di Livio); Casiraghi, Zola. Ct Sacchi.
GERMANIA: Koepke; Freund, Helmer, Sammer, Ziege; Haessler, Eilts, Strunz, Moeller (89' Bode); Bobic, Klinsmann. Ct Vogts.
ARBITRO: Goethals (Belgio)