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Aspettando Godot

Aspettando GodotTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
venerdì 17 novembre 2017, 18:002017
di Ivan Cardia

Domenico Berardi come Alessandro Del Piero? Non il Pinturicchio che faceva innamorare i tifosi della Juventus e Gianni Agnelli, sollevava la Champions e vinceva scudetti. Ma quello che, proprio dall'avvocato, fu soprannominato per un certo periodo Godot, come il protagonista tanto atteso e mai arrivato dell'opera di Samuel Beckett. Perché, dopo il grave infortunio contro l'Udinese nel novembre '98, i tifosi bianconeri dovettero aspettare a lungo per il ritorno di Del Piero, o meglio del vero Del Piero, in campo.

Di infortuni così gravi, per fortuna, Berardi non ha sofferto, né ovviamente gliene auguriamo. Però, tra qualche stop minore e un rendimento costante nel mezzo, anche in casa Sassuolo (e diciamolo pure, tra gli appassionati di fantacalcio) ci si inizia a chiedere quando l'attaccante calabrese tornerà ai suoi livelli. O almeno, a quelli che aveva promesso di poter raggiungere. A 18 anni aveva già segnato 4 gol al Milan in una partita, a 20 anni aveva raggiunto i 30 gol siglati in Serie A: come lui, nessuno mai. Poi, l'inizio di una parabola discendente. Complici anche gli infortuni: nella stagione 2015/2016 salta 6 partite col Sassuolo, in quella successiva diventano 24. Quest'anno, ha già saltato 5 gare su 12, e nelle sette giocate ha segnato solo un gol: poco, pochissimo. La sosta gli è servita per riavvicinarsi alla condizione, ma è comunque in dubbio per un posto da titolare contro il Benevento.

Un'assenza che pesa anzitutto sulla sua carriera: al momento Berardi è fuori dal giro della Nazionale, e la presa della Juventus si è allentata, se non proprio dissolta. L'Inter ci pensa a intervalli regolari, ma non affonda mai; Di Francesco nel trasferirsi a Roma ha preferito portare con sé Gregoire Defrel. E se il suo nome resta comunque appetibile in chiave mercato, è poi anche il Sassuolo ad aver bisogno della sua classe: con 8 punti in classifica, i neroverdi non navigano in acque tranquille. Sulla carta, il valore complessivo della rosa si direbbe di molto superiore a quello di altre contendenti, ma gli esempi di Palermo ed Empoli l'anno scorso dovrebbero insegnare qualcosa: nessuno ad agosto immaginava che potessero retrocedere, oggi lottano in Serie B. Per rialzarsi, a Bucchi & Co serve invece ritrovare Berardi: quello vero, o una sua copia un po' meno sbiadita. Serve al Sassuolo, serviva all'Italia del passato recente ma anche a quella del futuro. E l'impressione è che ritrovare Berardi serva soprattutto a lui stesso. Perché Del Piero è tornato Pinturicchio, mentre Godot non è mai arrivato, neanche quando gli altri protagonisti dell'opera abbandonavano il palco.