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Aspettando il tecnico, la nuova Juve di Paratici prende forma

Aspettando il tecnico, la nuova Juve di Paratici prende forma TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 7 giugno 2019, 09:45Serie A
di Ivan Cardia

Il re non c’è, ma la Juventus del futuro inizia a costruirsi. In attesa, appunto, della pedina più importante: l’allenatore. Tra la trattativa a rilento con Maurizio Sarri e la suggestione social Pep Guardiola, dalla Vecchia Signora continua a filtrare tranquillità assoluta. Come se il nome fosse già scritto, ancora non annunciato soltanto perché vanno rifiniti gli accordi, definiti i dettagli.

In attesa del tecnico, nasce la nuova Juve. Quella di Fabio Paratici, la prima davvero a tutto tondo del direttore sportivo, che si gioca tanto e lo sa, ma non pare affatto spaventato dalla sfida. Lavora per chi arriverà ad allenare, mette insieme la squadra che il “suo” tecnico dovrà schierare in campo. In notturna, l’incontro con l’agente di Stefano Sensi: il regista del Sassuolo piace, sarebbe uno sgarbo all’Inter ma anche un sorpasso al Milan. O magari no: in rossonero c’è Alessio Romagnoli. Sospeso come tutto il Diavolo, in attesa di una decisione UEFA che può riscrivere anche il mercato.
È questione di diplomazia, anche delicata: Romagnoli è il capitano del Milan, nelle difficoltà dell’ultima stagione è diventato quasi una bandiera, nonostante la giovane età. Per questo non è semplice strapparlo a Maldini, ma non è neanche un mistero che alla Juve piaccia, non da oggi. Che il Milan dei giovani voluto da Elliott partirà da un paio di cessioni remunerative. E che Romagnoli non abbia chiuso davvero le porte a un eventuale addio, soprattutto senza Europa: quella dalle grandi orecchie è svanita in campionato, la porta di servizio è ancora aperta ma socchiusa e potrebbe comunque non bastare. Sensi al Milan per portare Romagnoli alla Juventus, al momento, è uno scenario da fantamercato, o quasi. Un po’ perché il ragazzo del Sassuolo piace davvero al ds bianconero, e non solo per disturbare la concorrenza; un po’ perché la strada che porta al potenziale erede di Chiellini nello scacchiere tattico dei campioni d’Italia è tortuosa.

C’è da aspettare anche per Chiesa: la stella della Fiorentina, tentato dalle sirene torinesi. Non è il momento di cedere, in casa viola: è appena arrivato Rocco Commisso, patron italo-americano che non ha fatto promesse se non quella di investire. Presentarsi con la cessione del miglior giocatore in squadra sarebbe un biglietto da visita mica semplice da far accettare. Però a Chiesa non sarà neanche possibile imporre la permanenza: sceglierà lui tra essere l’icona della nuova Fiorentina, a cui per diventare grande servirà comunque del tempo, o fare il grande salto nella terra di CR7. La Juve lo aspetta a braccia aperte, pronta a farlo allenare da chiunque arriverà.

Potrebbe non trovare Cancelo: nella trama di un romanzo di calciomercato che è diventato l’intreccio col Manchester City, il portoghese è dato per partente in direzione Etihad. Non prima della sentenza, qui sì e senza grossi dubbi: i campioni d’Inghilterra non hanno problemi a spendere e la Premier League giustifica un investimento da 60 milioni per un terzino. Ma senza Champions (scenario non probabilissimo, almeno per la prossima stagione), un investimento del genere sarebbe comunque da ragionare. Anche perché per il portoghese c’è la fila.

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