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Atalanta, Gasperini: "Avrei molto da dire sulla squalifica, non è stato un episodio equo"

Atalanta, Gasperini: "Avrei molto da dire sulla squalifica, non è stato un episodio equo"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 27 luglio 2020, 17:04Serie A
di Patrick Iannarelli

"Siamo arrivati alle ultime due partite, siamo un po' padroni del nostro risultato finale". Gian Piero Gasperini non si tira indietro, nonostante l'obiettivo Champions già acquisito. Il tecnico nerazzurro è intervenuto alla vigilia del match contro il Parma ai microfoni di atalanta.it: "Siamo un po' padroni del nostro destino: vincendo entrambe le ultime due sfide possiamo arrivare secondi. Non è il traguardo più importante in assoluto - era fondamentale arrivare in Champions League -, ma faremo di tutto per poterlo raggiungere".

Sono obiettivi che tengono alta la concentrazione.
"Sì, stiamo pensando a quello che sarà lo scontro con il PSG. Il modo migliore per arrivarci è giocare in maniera concentrata in queste due gare".

Quanto le è mancato l'essere in campo con il Milan?
"Parecchio, ma anche sulla squalifica avrei molte cose da dire, ma va bene così. Non è stato un episodio equo. Ora abbiamo Parma e Inter. Penso che con il Milan sia stata una buona partita, il risultato ci dà la possibilità di essere in corsa per il secondo posto".

Il Parma sembra essersi ripreso.
"È un'ottima squadra, ha valore e per un certo periodo è stata in corsa per l'Europa. Il campionato ha dei momenti di sali e scendi, dovuto anche a qualche assenza. I recuperi ti aiutano a fare buone gare, ma è difficile fare previsioni in questo senso. L'importante rimane l'interpretazione, stiamo giocando con una buona condizione che crescerà nelle prossime settimane".

È stato più importante l'aspetto mentale o fisico?
"È stato un periodo difficile per tutte le squadre, non è facile giocare in questo modo. È stato un impegno gravoso sotto tutti gli aspetti. Noi abbiamo sempre manifestato una buona tenuta, c'è stato un pizzico di fortuna che ci ha aiutato a non perdere giocatori - abbiamo perso solo Ilicic - e questo è stato sicuramente di buon auspicio per noi".

Cosa le rimarrà più impresso di questa stagione?
"È stata una stagione esaltante fino a febbraio, con gli stadi pieni ovunque. Poi c'è stato questo virus che ha spaccato la vita di tutti, ci ha messo in una condizione di provare a ripartire per poter salvare il calcio. Senza pubblico non è la stessa cosa. Anche se poi le partite sono state vere. Nel calcio però si gioca in tanti modi, anche se questo scenario non si è mai verificato. Poi ci siamo adattati, ma è un calcio che non piace a nessuno. Speriamo che si ritorni al più presto con il pubblico. Tutte le società e i giocatori si sono sottoposti a situazioni non facili, lo hanno fatto tutti con grande disponibilità. Siamo all'ultima settimana, speriamo che alla ripartenza ci siano condizioni più normali. Il calcio così perde troppo".

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