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Atalanta, Gasperini: "Juve un terzo della mia vita. Kessié e Caldara pronti"

Atalanta, Gasperini: "Juve un terzo della mia vita. Kessié e Caldara pronti"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 2 dicembre 2016, 10:302016
di Ivan Cardia

"Ero quasi fuori dopo il KO con il Palermo, ma è stata la gara che mi ha fatto rompere gli indugi". Gian Piero Gasperini, artefice dell'Atalanta fin qui sorpresa del campionato, racconta a Tuttosport il momento degli orobici in vista della sfida alla Juventus: "Volevo dare il segnale che ero venuto qui perché mi era stato chiesto un certo tipo di progetto. Era il momento di metterlo in pratica. Un chiarimento mio, come dire: è ora di fare questo. Con il Crotone ha giocato titolare Petagna, dopo è stata l'ora di Conti, Gagliardini e Caldara.

Genova mi ha dato una manifestazione di affetto come gente e città, per la parte rossoblù: me la porterò sempre dentro. C'era però sempre uno zoccolo duro di muguni, di chi non riusciva a godere quello che si stava vivendo, avvelenando i migliori momenti. Bergamo è una realtà straordinaria, anche chi storceva il naso per causa mia ora è felice. Non trovi un simile senso si appartenza.

25 punti in 9 gare? Inimmaginabili, eclatanti. Non è una casualità se si sta sul pezzo per tanto tempo, anche in Coppa. Tutti meritati, nessuna partita dubbia. Juve? Vedo il tentativo di far credere che sarà una partita alla pari. Loro sono i più forti di tutti, i favoriti del campionato.

Caldara e Kessié pronti per la Juve? Altroché! Anche se li terrei volentieri un altor anno. Molto più pronti di altri che ho visto in alcune big. Sarà il presidente Percassi a stabilire cosa fare.

Cosa è stata la Juve? Un terzo della mia vita, sempre nel settore giovanile, giocatore e allenatore. Una palestra di vita e di calcio. Vicino alla Juve? Piuttosto al Toro, almeno due volte. C'era sintonia con Cairo e Petrachi, una sfida che mi sarebbe piaciuto affrontare, ma forse quel mio terzo di vita bianconera è stato il freno più grosso".