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Atalanta, una vittoria all'ultimo respiro. Da oggi testa alla Champions

Atalanta, una vittoria all'ultimo respiro. Da oggi testa alla ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 16 settembre 2019, 08:30Serie A
di Patrick Iannarelli

In apnea. Per il caldo, ma anche per il modo in cui è arrivato il pareggio del Genoa. Senza dimenticare la giocata di Duvan Zapata. I campioni sono così, sbattono contro la difesa per 90' più recupero e poi si inventano l'azione decisiva, che vale quei tre punti che ti permettono di affrontare al meglio l'esordio in Champions League. Fare bene in campionato per poter fare meglio in Europa, queste le parole di Gasperini qualche giorno fa. Come dargli torto, soprattutto quando vinci in questa maniera. Tre punti meritati anche se la sorte e il VAR stavano mettendo i bastoni tra le ruote della Dea, macchina ormai stupenda e ben oliata, ma con qualche leggera imperfezione. Bisogna migliore ancora qualcosa, ma la perfezione non è sempre sinonimo di vittoria.

VITTORIA COLOMBIANA – È stata ancora una volta il successo dei sudamericani. Prima Luis Muriel a sbloccare una sfida che sembrava scivolare via sullo 0-0, poi il colpo di genio di Duvan, colui che ha sta costruendo una carriera sullo strapotere fisico. Un'Atalanta che risplende al sole del Sudamerica e che non si scioglie quando subisce un gol al 90', su un calcio di rigore che porta più dubbi che certezze. Sarà stato un colpo di un giocatore singolo, ma la forza mentale di un uomo soltanto può cambiare il corso di una sfida, ma anche di una stagione intera. "Uno" per trascinare tutti, quel gruppo che ancora fa fatica ad esprimere quel gioco che vuole il Gasp. Tempo al tempo ovviamente, la scorsa stagione bacchetta anche il tifoso meno ottimista.

FEBBRE CHAMPIONS LEAGUE - La vittoria non permette comunque di tirare il fiato. Sono arrivati tre punti su un campo difficile, ora arriva il bello per l'EuroDea. Mercoledì si scenderà in campo a Zagabria, un terreno di gioco complicatissimo per molti. Si torna a vivere queste 72 ore circa in apnea, con la voglia di scendere in campo e sentire la famosa “musichetta” che invaderà le vie di Bergamo intorno alle ore 20:42.

Sarà un'emozione per tutti, ma poi bisognerà fare i conti con il campo. Il primo vero esame da superare, ma se questo è l'atteggiamento il futuro sarà più azzurro che nero. Potrebbe rimanere qualche problema di respirazione, ma se arriverà un altro successo tutti saranno felici di trattenere il fiato ancora per altri 90'.

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