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Barça, Braida: "Champions? Non temiamo nessuno. Non ritorno al Milan"

Barça, Braida: "Champions? Non temiamo nessuno. Non ritorno al Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 3 settembre 2018, 10:422018
di Pietro Lazzerini

Ariedo Braida, direttore sportivo del Barcellona, ha parlato a Radio Rai Uno nel corso di "Radio Anch'io Sport": "Il sorteggio Champions? Il Barcellona ha la consapevolezza di essere una delle squadre più importanti in Europa. Quindi le squadre vanno tutte affrontate nel modo giusto perché non ci sono partite facili. Il calcio è questo: bisogna sempre prepararsi al meglio per qualsiasi partita. Certo che quando hai giocatori importanti come Messi e Coutinho il compito è più facile, ma occorre sempre preparasi al meglio. L'8-2 di ieri? Penso che i muscoli non vincano le partite, serve la qualità per fare risultati del genere. Giovani inseriti nel Barcellona? Penso che spesso abbiamo una visione errata sui giovani. Giovane non è sinonimo di bravura: devono giocare i giovani capaci. Non ha senso far giocare giocatori giovani tanto per. Sta agli allenatori avere un cambio di mentalità, come De Zerbi al Sassuolo. I giovani devono giocare, ma solo quelli bravi. Non è importante l'età, è importante avere qualità. Contatti col Milan per tornare? Il Milan è stata la mia vita. Non ho avuto nessun contatto. Sono amico di Maldini e di Leonardo e conosco tutti. Ma non ho parlato del ritorno con nessuno. E' di buon auspicio il fatto che siano tornati pezzi di storia del Milan, soprattutto Paolo. E' importante, può dare il "la" al ritorno del grande Milan. Cristiano Ronaldo alla Juventus? L'abbiamo vissuta in modo distaccato. E' un campione e sono contento che sia arrivato in Italia perché può portare delle novità nel calcio italiano, con il movimento che sta risalendo la china. Il Barcellona ha la consapevolezza che dobbiamo vincere trofei. Abbiamo questa cultura che deriva dalla consapevolezza di avere una grande squadra. Il no al Portogallo di CR7? Ha probabilmente bisogno di rifiatare. E' un giocatore che vuole dimostrare la sua forza. Gli pesa non segnare, ma penso che ne farà tantissimi. La sconfitta del Napoli? Sulla carta è complicatissimo recuperare il gap nei confronti della Juve. Al Napoli manca qualcosa per fare un ulteriore salto di qualità. Il calcio è spietato. Var? Ci sono state molte ingiustizie, abbiamo sofferto dei gol annullati e situazioni difficili in passato. Sono molto favorevole all'inserimento della tecnologia. Ci vorrà del tempo per abituarsi. Col Var il calcio è più giusto.

Come è tornato Messi dall'ennesimo Mondiale deludente? Ha già cominciato a fare gol dimostrando di aver superato il fallimento in Russia. Non tutti i giorni sono uguali, può accadere di non stare bene. Lui è un campione assoluto. Io che ho visto il calcio e ci lavoro da anni, devo dire che è il calciatore che forse mi ha colpito più di tutti nella storia del calcio. Di chi ha più paura il Barcellona in Champions? Il Barcellona non può e non deve aver paura. E' una squadra che deve combattere con la consapevolezza della propria forza. I giocatori non hanno paura di niente, affrontano le partite nel migliore dei modi tentando di vincere sempre. Con CR7 Juventus favorita per la Champions? Sono piccoli dettagli quando si parla di top club europei. Il Barcellona ha perso una partita non importante in campionato, ma ha perso a Roma uscendo dalla Champions. Il Barça ha pensato a come sostituire Messi? E' ancora molto giovane e giocherà ancora per tanto. Penso che potrà giocare fino a 40 anni, vista la sua grande qualità. E' un giocatore che non si può sostituire. Mancini che riparte con giocatori che non hanno mai giocato? Il fatto che li abbia chiamati, la dice lunga. Bisogna piano piano cercare di spremere al massimo tutto quello che abbiamo. Servono strade nuove per capire se qualcuno è in grado di dare un nuovo livello alla Nazionale. Il calcio spesso ci sorprende. Cutrone giovane bravo che non ha spazio nel Milan? E' un ragazzo che ha dimostrato di essere un goleador. Però non bisogna bruciare le tappe. Ha Higuain davanti, uno che ha dimostrato già cosa può fare. Avrà il suo spazio, quello che merita. E' un ragazzo che è molto bravo davanti alla porta. Deve avere la giusta umiltà senza esaltarsi troppo perché il calcio è terribile. Auguro a Cutrone di seguire le orme di Higuain. Gattuso? E' un grande, una persona che ha un grande cuore. Io ho fatto di tutto per portarlo al Milan da giocatore. Nel calcio ci sono molti luoghi comuni. A vole le scommesse le vinci, altre le perdi. Lui è una persona che ha grande umanità e sensibilità. E' molto umile in un mondo pieno di spocchiosi".