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Benevento, Montipò: "La Juve ha capito che sarebbe stata dura"

Benevento, Montipò: "La Juve ha capito che sarebbe stata dura"TUTTO mercato WEB
Lorenzo Montipò
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 28 novembre 2020, 20:57Serie A
di Luca Esposito

Ai microfoni di OttoChannel, il portiere del Benevento Lorenzo Montipò ha colto l'occasione per fare i complimenti a tutta la squadra, ma anche per invitare l'ambiente a restare con i piedi per terra senza pensare di aver già conquistato la salvezza:

Anche oggi sei stato protagonista, al netto dell'assenza di Ronaldo hai fatto delle ottime parate. Che serata è stata e come valuti il tuo approccio alla categoria?
"Anzitutto ringrazio le persone che mi stanno facendo i complimenti, inizialmente ho commesso qualche errore dettato anche dalla necessità di capire la differenza di categoria. Oggi tutta la squadra è cresciuta molto, la sosta ci ha consentito di lavorare sulla fase di non possesso e di ricompattarci. I terzini e i centrocampisti centrali ci danno una grossa mano, stiamo soffrendo meno e abbiamo concesso veramente pochissimo a due squadre di livello come Fiorentina e Juventus. Nelle prime giornate abbiamo fatto delle prestazioni di qualità, ma prendevamo gol troppo facilmente. Oggi è un Benevento che ha intrapreso la strada giusta per conquistare l'obiettivo salvezza".

Di chi è la colpa sul gol subito?
"Prenderne uno solo contro la Juventus può anche andare bene. Battute a parte, in fase difensiva abbiamo subito veramente poco e, per 89 minuti, siamo stati perfetti. Bisogna riconoscere anche i meriti di Chiesa che, con qualità e grande senso della posizione, ha fatto un ottimo lancio e Morata non ha perdonato. Lavoreremo per correggere anche questi piccoli errori, ma la crescita del reparto è evidente Dalla mia posizione ho visto subito che la Juventus aveva grande rispetto del Benevento, anche dopo il vantaggio hanno capito che non mollavamo nulla. E il pari di Letizia a fine primo tempo ha fatto la differenza".

Hai un calciatore al quale ti ispiri?

"Anzitutto Buffon. Speravo stasera di incrociarlo da avversario perchè sognavo di scambiare una maglietta con lui. Avremo occasione nel match di ritorno, chissà. Anche Allisson è un portiere che ammiro molto: è coraggioso nelle uscite, agile tra i pali e bravo con i piedi. Incarna tutte le caratteristiche del portiere moderno".

Dopo lo 0-3 con lo Spezia cosa è cambiato nella vostra testa?
"Era, forse, il primo vero scontro diretto della stagione e abbiamo pagato l'aspetto mentale. Conquistare 4 punti contro Fiorentina e Juventus deve darci la consapevolezza necessaria per affrontare ovunque, a testa alta e senza paura. Lo 0-3 con lo Spezia ci ha ricordato la debacle col Pescara, sono quelle domeniche che ti accompagnano per tutto l'arco del campionato, ma che paradossalmente fanno la differenza in positivo. Guai, però, a pensare che andremo a Parma da favoriti. I ducali hanno un organico che vale molto di più dell'attuale classifica, il Benevento deve essere bravo a volare basso e a rimanere con i piedi per terra. Le critiche? Non le ascolto, lo spogliatoio è sempre stato compatto e abbiamo pagato soltanto lo scotto delle prime partite in A. C'era la spavalderia del post promozione che non ci aiutava in fase difensiva, ora abbiamo capito che conta anzitutto non perdere".

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