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Bentornata Lazio: che non sia solo un'illusione

Bentornata Lazio: che non sia solo un'illusioneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 23 settembre 2019, 09:15Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato allo Stadio Olimpico

Alla fine del primo tempo, con la Lazio in vantaggio di 1-0, all’Olimpico si respirava un’aria strana. Un mix di paura e curiosità. Paura perché sia domenica scorsa a Ferrara che giovedì a Cluj, i biancocelesti erano stati rimontati nella ripresa dopo l’iniziale vantaggio. Curiosità perché c’era la voglia di scoprire se la squadra avesse fatto tesoro dei due tonfi ravvicinati. Dopo il gol di Marusic del 2-0 poi tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, anche se a dir la verità si capiva che il copione sarebbe stato diverso. Nessuno lo ha detto, la scaramanzia è d’obbligo, ma è oggettivo che la Lazio sia rientrata dagli spogliatoi con l’atteggiamento giusto. La fame propria di chi aveva perso la merenda nella settimana precedente. La determinazione di chi non voleva commettere più gli stessi errori. E la cattiveria di un gruppo deciso a rispondere alle tante critiche piovute nei giorni antecedenti la gara. Nessun black-out al rientro dagli spogliatoi, come invece accaduto contro la Spal e con il Cluj. Leiva e compagni hanno continuato a giocare con più spensieratezza rispetto al primo tempo, quando a tratti sono sembrati molto contratti e timorosi. Meglio rispetto all’atteggiamento spocchioso che la maggior parte del gruppo ha avuto nelle ultime gare.

Più concreta e meno bella, proprio come aveva chiesto Inzaghi, che sabato aveva denunciato anche la poca umiltà di alcuni suoi giocatori. Il tecnico e la società avevano chiesto una reazione e l’hanno ottenuta. Mentale, tecnica e tattica. Le verticalizzazioni di Luis Alberto, i gol di Immobile e le giocate di Milinkovic. A tratti ieri sera all’Olimpico si è rivista la vera Lazio targata Inzaghi. Con tutti i suoi pregi e anche i soliti difetti: momenti di cali di tensione e poca precisione sotto porta. Senza dubbio in passato ha fornito prestazioni migliori, ma poco importa se non è stata perfetta. Quello che più contava ieri era la vittoria (basilare) e soprattutto la risposta caratteriale di una squadra sconfitta due volte in cinque giorni da avversari sulla carta inferiori. Bentornata Lazio, allora. Perché ha ritrovato certezze, fiducia e autostima, quello che ci voleva per preparare al meglio la trasferta di mercoledì contro l’Inter. Poi il Genoa, il Rennes e il Bologna. Per capire se sia un ritorno vero o soltanto un'illusione.

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