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Bidoni di gennaio: sei personaggi in cerca di riscatto

Bidoni di gennaio: sei personaggi in cerca di riscattoTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
venerdì 5 aprile 2013, 13:512013
di Andrea Losapio

Non ci sono solo i Balotelli nel mercato invernale. Oppure gli Emeghara o i Livaja, i Torosidis e i Christodoulopoulos. Tutti giocatori che, da gennaio a ora, hanno lasciato un minimo di impronta nella stagione delle proprie squadre di club. Ci sono anche parecchi calciatori che il campo l'hanno visto con il contagocce. E, quando hanno saggiato l'erba, non hanno lasciato che l'impronta dei tacchetti sul manto erboso. Troppo poco per non sperare in un finale di stagione diverso. Magari con qualche gol.

Nicolas Anelka - Juventus - Si cercava Drogba (e quello visto in azione contro Real Madrid e Schalke non era certo un quid in più), è arrivato lui dalla Cina. Sarebbe bello rivederlo ad alti livelli, e il match contro il Pescara può farlo davvero svoltare. A patto che riesca a giocare qualche pallone in più di quelli maneggiati fin qui nella sua esperienza bianconera. Lui vorrebbe avere una riconferma, difficile se non quasi impossibile: potrebbe lavorare per un futuro in Italia.

Tommaso Rocchi - Inter - Ancora è difficile capire l'intenzione della dirigenza interista di acquistare un vice Milito più anziano dell'argentino e, quando il Principe è uscito per infortunio, relegarlo a ultima scelta per l'attacco, senza dargli una minima opportunità. Lotito, quando parla con i suoi emuli nerazzurri, riesce sempre a fare un affare. Perché risparmiare sei mesi di stipendio di Rocchi non è roba da poco, in primis. E poi indebolire un'avversaria per l'Europa League solo cedendogli un giocatore - e innescando il domino che porta Livaja a Bergamo - è roba da maestri.

Louis Saha - Lazio - Un po' meno bene sul fronte acquisti, dopo il mancato approdo di Felipe Anderson è arrivato il francese, pochi spezzoni di partite e la grande occasione contro il Catania, dal primo minuto. Viene sostituito lui e la squadra recupera il passivo sancito da Izco. Solo un caso?

Milton Caraglio - Pescara - Prendere un attaccante meno prolifico di Vukusic e Abbruscato era obiettivamente impresa ardua. L'argentino non segna dall'età della pietra, il 7 ottobre scorso, e da quando è arrivato gli abruzzesi non ne hanno azzeccata più una. Un punto in quattro partite con lui fra gli undici, ovviamente nessuna rete. Un ruolino che farebbe invidia a Joaquin Larrivey.

Nicola Pozzi - Siena - E' anche stato sfortunato. Prima si infortuna nel momento di diventare titolare, e gli passa davanti Mauro Icardi. Si trasferisce a Siena perché sicuro di essere la prima scelta, Emeghara esplode come una bomba. Un solo gol, su rigore, in un'annata certamente da dimenticare.

Gabriel Hauche - Chievo Verona - Discorso molto simile rispetto a quello precedentemente fatto con Caraglio, con l'aggravante che da ottobre in poi non è mai stato impiegato da titolare. Né nel Racing, né con i veronesi. Certo, è arrivato in un momento in cui il Chievo ha incominciato a fare risultati, ma prima era in panchina al Racing, non certo al Manchester United.