Boca in Cina per Tevez: no a 38 milioni per riconquistare La Bombonera?

Il Boca Juniors vuole riportare a casa Carlos Tevez. L'operazione "Regreso" è partita e, proprio in queste ore, il presidente degli Xeneizes Daniel Angelici è volato in Cina per confrontarsi col giocatore. L'Apache, dal canto suo, non ha mai nascosto lo scarso feeling con la Super League cinese. "Neanche tra 50 anni il calcio cinese potrà essere all'altezza di quello europeo", aveva tuonato soltanto un paio di mesi fa. E adesso, nonostante il biennale milionario firmato a dicembre 2016 con lo Shanghai Shenhua (circa 38 milioni di euro di stipendio all'anno), la nostalgia de "La Bombonera" sembra aver preso il sopravvento.

L'avventura orientale è stata un autentico flop dal punto di vista sportivo e, se l'eliminazione a sorpresa nei play-off della Champions League asiatica aveva acceso il primo allarme, l'undicesimo posto finale in campionato (su 16 club) e la sua scarsa vena realizzativa (solo quattro gol in Super League) hanno finito addirittura per relegare Tevez ai margini della rosa. Deluso e inappagato, seppur (molto) più ricco, il "figliol prodigo" pensa così al clamoroso ritorno dove tutto è iniziato nel lontano 2002 (esordio in prima squadra contro il Talleres). Un ritorno ancor più atteso forse di quello dalla Juventus del 2015, come confermato dallo stesso Angelici prima di imbarcarsi sull'aereo: "Se Tevez tornerà da noi, sarà meglio dell'ultima volta. Ora tocca a lui però fare la sua scelta".

La clausola rescissoria da sei milioni di Carlitos non è un ostacolo insormontabile, ma il classe '84 è atteso senza dubbio da una delle scelte, professionali e non solo, più importanti della sua vita. Vale la pena rinunciare a 38 milioni di euro (uno più, uno meno) per riconquistare il cuore di chi lo ha sempre amato e trascinare la squadra di Schelotto alla vittoria della Copa Libertadores 2018?