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Bonucci: "Milan scelta difficile. Convinto da progetto e entusiasmo"

Bonucci: "Milan scelta difficile. Convinto da progetto e entusiasmo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 19 febbraio 2018, 19:302018
di Simone Bernabei

Il capitano del Milan Leonardo Bonucci ha parlato a Radio 105 del momento del club rossonero: "Sto alla grande. Dopo ieri sera sto alla grande. Al gol non ci credevo, sapevo di essere in fuorigioco. Finalmente ci siamo però, abbiamo creato un gruppo e fatto squadra. I risultati si vedono e grande merito va al mister, capace di toccare le corde giuste. Stiamo coi piedi per terra e puntiamo a grandi obiettivi. Gattuso? È il primo ad allenarsi a Milanello. Impressiona per quanta carica trasmette, credo di non aver mai visto nulla di simile in nessun altro allenatore. Poi ha la famosa cinquina... (ride, ndr). Il derby di Torino con il figlio? Ieri era abbacchiato. L'ha vissuta serenamente però, poi ha rifatto il derby nel salone con suo fratello e ha vinto. Lui resta tifoso del Torino, quello più piccolo è indeciso tra Juventus e Milan. Io ho sempre scherzato con loro, ma decidono loro. Se arriva Belotti al Milan? Magari, qualche dubbio di tifare Milan gli viene... Le difficoltà del Milan e ora quelle dell'Inter? Ho avuto pochi momenti in carriera di crisi. Ma quando è successo, è perché i singoli non si aiutavano come dopo la finale col Barcellona con la Juventus ed è quello che è successo al Milan. Tanti volti nuovi ed è difficile rendere subito. Ci è voluto tempo, poi il mister è stato fondamentale dandoci autostima e sicurezza quando è arrivato. La fiducia che abbiamo nei compagni è cruciale per uscire da momenti difficili. Scendiamo in campo per vincere ora, non per non perdere. E cambia tutto, poi la parola perdere non la voglio proprio più sentire in carriera.

L'ingresso in campo a San Siro? Cerco di essere sempre tra i primi in campo perché è una sensazione unica, mi serve sentire i miei tifosi caldi. Così come gli insulti negli stadi avversari, mi caricano. Il calcio sempre al centro dei miei pensieri? Non ho mai avuto un piano B. Io mi approcciavo al calcio con ferocia perché non volevo fallire, c'era solo studio e calcio. Il sabato sera gli altri uscivano, io stavo sul pezzo facendo il sognatore. Ci sono riuscito. Il passaggio al Milan? È stata una scelta difficile perché mi ero abituato a certi standard, anche all'Europa importante. Fare un passo indietro era difficile ma il Milan mi ha convinto subito col progetto e con l'entusiasmo, che ora stiamo ritrovando. Ora c'è l'opportunità di arrivare in fondo in due competizioni, sono convinto che possiamo dire la nostra e tenere viva la mia fame di vittoria. Quanto si allena un calciatore? Ai nostri livelli, è un lavoro quotidiano di 6/7 ore tra fisioterapia, campo, palestra e tutto ciò che serve per recuperare. Mai poi è un lavoro da 24 ore, perché serve essere attenti al dormire, al mangiare, come ti muovi, a dove vai. E poi c'è la testa, che è cruciale. Va lasciata libera, influisce sulla prestazione. Dove può arrivare questo Milan? Pensiamo prima a giovedì, che non è scontato. Poi iniziano settimane terribili, dobbiamo essere pronti. Sognare di arrivare in fondo non ci costa nulla, le carte per giocarcela fino alle varie finali le abbiamo. L'attaccante più forte? Il momento peggiore è quando sei prima di una grande partita, non riesci nemmeno a pensare. Il più forte comunque è Cristiano Ronaldo, ogni volta che ci siamo incontrati ha sempre fatto gol. Insieme a Messi, sono i due fuoriclasse per eccellenza. Rubano sempre il tempo, gli lasci un centimetro e diventa deleterio, puoi anche essere in giornata ma non li fermi. Il mio idolo in questo ruolo è Nesta, per eleganza e personalità".