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Calciatori e imprenditori: chi ride e chi no

Calciatori e imprenditori: chi ride e chi noTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 2 marzo 2018, 07:302018
di Gianluigi Longari
fonte Sportitalia

Calciatori e imprenditori. Due termini in rima ma che non sempre trovano corrispondenza nei fatti, specie quando i fuoriclasse sul rettangolo verde provano a cimentarsi con successo con il mondo del business. E così, se da un lato troviamo esempi tangibili di investimenti illuminati e fruttuosi, con Gattuso e Vieri a fare da portabandiera, dall’altro ve ne sono altrettanti di fuoriclasse indiscutibili sul campo che hanno però affrontato qualche difficoltà di troppo nel mondo degli affari, come Gigi Buffon. Entrando nello specifico, va indubbiamente sottolineato come Rino Gattuso rappresenti un esempio da seguire e perseguire anche nelle sue attività extra calcio: nel mondo della ristorazione i riscontri sono stati talmente positivi da avergli consentito di raddoppiare la Posteria San Rocco di Gallarate con il nuovo esercizio commerciale analogo aperto a Pisa, altra piazza nella quale grazie al campo, l’allenatore del Milan vanta ampi proseliti.

Bene anche Bobo Vieri, che oltre all’impiego come opinionista a Miami, ha sviluppato un business immobiliare di primissimo livello in virtù degli investimenti fruttuosi derivanti dai contanti percepiti in carriera e non solo. Decisamente meno bene è andata invece l’avventura nel mondo dell’abbigliamento, con tutto ciò che ne è conseguito. Qualche difficoltà in più ha invece minato il profilo da businessman che ha cercato di cucirsi addosso Gigi Buffon: il suo encomiabile tentativo di salvaguardare i dipendenti della Zucchi ha portato il capitano della Juventus ad un rosso da quasi 20 milioni di euro, e l’operazione Carrarese non è andata meglio, con l’affetto per la piazza che ha sempre motivato l’esborso sostenuto molto più di quanto sarebbe convenuto a livello imprenditoriale. Insomma, molto meglio tra i pali che con registri contabili alla mano.