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Cambiamento epocale per la FIFA: risoluzioni come Bosman nel 1995

Cambiamento epocale per la FIFA: risoluzioni come Bosman nel 1995TUTTO mercato WEB
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
lunedì 6 novembre 2017, 18:082017
di Andrea Losapio

C'è un cambiamento epocale in vista, per la FIFA. Perché oggi è stato siglato un patto con il FIFPro, il sindacato mondiale per i calciatori, per far sì che ci siano più tutele per i giocatori. Sia dal punto di vista delle pari opportunità, probabilmente prendendo esempio dalla Norvegia dove la nazionale sceglie i premi allo stesso livello, ma anche delle tante (troppe?) partite che i professionisti giocano, con un calendario probabilmente troppo fitto per evitare infortuni.

C'è però una parte che rischia di essere incredibilmente calzante con molte situazioni del nostro calcio, sia presente che futuro. In primis quelle dei calciatori senza stipendio che, dopo x mesi dal ricevimento dell'ultimo bonifico (pare che siano sessanta giorni) possono chiedere la risoluzione contrattuale. Meglio che mettere in mora, insomma: il Parma avrebbe visto tutti i propri calciatori svincolarsi uno dopo l'altro, di fatto impedendo il prosieguo del campionato e del regolare svolgimento. Ovviamente è un qualcosa che interessa più le piccole squadre, ma ci sono stati altri momenti in cui alcune società della nostra Serie A hanno avuto problemi a pagare gli stipendi. Il rischio è quello di vedere bonifici ai migliori e non a quelli "ininfluenti" o quasi, in caso di problemi finanziari. Insomma, calciatori di A e B, appena si capirà qualcosa di più della riforma sarà più semplice.

Il secondo aspetto è quello dei giocatori fuori rosa. Come i Pandev e i Ledesma, anni fa, ma pure Zuniga o (ai tempi) Vidic, poi Iakovenko o Mauricio. Insomma, quelli che si allenano da soli potranno chiedere la risoluzione contrattuale, senza essere costringere a commettere eventuali angherie. Così sarà più difficile, soprattutto per i giocatori in scadenza a 12 mesi, costringerli a una sistematica esclusione. Meno potere alle squadre, più ai calciatori: dopo Bosman questa sembra un'altra bella rivoluzione.