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Chiellini sul Pallone d'Oro: "CR7 derubato l'anno scorso. Colpa del Real"

Chiellini sul Pallone d'Oro: "CR7 derubato l'anno scorso. Colpa del Real" TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 3 dicembre 2019, 00:08Serie A
di Pietro Lazzerini

Giorgio Chiellini, capitano della Juventus, ha parlato a Sky Sport a margine del Gran Galà del calcio italiano: "Sto bene, ho ripreso a correre e sta andando tutto bene. Mi godo i piccoli miglioramenti quotidiani".

L'Inter l'ha sorpresa?
"Conosco Conte e i giocatori non mi hanno sorpreso. Sarà così per tanto tempo ancora e dovremo soffrire, prima da fuori e poi in campo".

Il vostro rendimento è comunque molto importante.
"Abbiamo fatto 15 vittorie e quattro pareggi, far meglio era difficile. L'Inter sta facendo qualcosa di straordinario. Sapevamo che sarebbe stata lunga e lunga sarà. L'ho detto dopo aver giocato la prima partita e lo ribadisco: la vera Juve la vedremo da gennaio perché il cambiamento è stato importante. Siamo partiti molto bene con un mese e mezzo culminato con la vittoria di Milano. Abbiamo avuto un calo che era da mettere in preventivo ma abbiamo vinto delle partite anche senza convincere. L'importante è fare risultati anche quando non si gioca bene. Ci vuole equilibrio perché dobbiamo ancora lavorare tanto e se non avessimo pareggiato l'ultima partita".

Lei che lo conosce bene, Ronaldo stasera era felice o no?
"Cristiano era contento di esserci perché altrimenti non sarebbe venuto. Non vivrà il periodo migliore della sua carriera ma è importante per noi. Il Pallone d'Oro? Il vero furto è stato l'anno scorso quando il Real Madrid ha deciso di non farglielo vincere ed è stato strano. Quest'anno dire chi lo mertiava di più è difficile: sono gusti visto che hanno fatto tutti una grande stagione. Se volevi premiare la Champions c'era Van Dijk, se volevi premiare il lavoro col club il nome giusto era Ronaldo. Poi c'è Messi che fa sempre benissimo col suo Barcellona. Noi comunque siamo fortunati ad averlo in squadra e ce lo teniamo stretto. Il Pallone d'Oro l'anno scorso, secondo la logica, lo avrebbe dovuto vincere Griezmann o Mbappé. Non è stata la stagione di Modric l'anno passato, che forse non aveva fatto neanche la sua migliore stagione di sempre. E' stato un segnale del Real Madrid che non lo voleva dare a Ronaldo".

Stasera ha rivisto Mancini, cosa gli ha detto?
"Ho detto "mister stai tranquillo" e lui mi ha detto di fare con calma perché giugno è lontano".

Come va il rapporto con De Ligt? Lo sta aiutando?
"Io ci parlo tutti i giorni. E' un ragazzo molto intelligente ed apprende velocemente. Ci confrontiamo quotidianamente perché ha voglia di imparare. E' un ragazzo del '99 ed è normale avere qualche problema quando cambi così radicalmente la tua vita. E' un giocatore di grande forza fisica e con grande proprietà di palleggio. Lo standard è comunque alto da inizio stagione. Uno tende a valutarlo per gli incidenti con la mano che è una cosa su cui deve lavorare. I colpi di mano non sono frutto di casualità e quindi deve migliorare. Sta cambiando il modo di difendere dei difensori e dovremo migliorare tutti".

Quanto è cambiato il gioco da Allegri a Sarri?
Sono due concezioni diverse di difendere. Le squadre di Sarri avevano solidità difensiva attraverso l'intensità, quando a volte si trovavano a difendere più vicini alla porta, si trovavano in difficoltà. Con Allegri il concetto era diverso, se non si riprende subito la palla ci si abbassa per sfruttare le qualità della squadra. Tutto sta nel trovare il giusto equilibrio. E' vero che non c'è molto tempo perché giochiamo molto. A gennaio e febbraio avremo più tempo di lavorare e in quei mesi dovremo migliorare ciò che abbiamo imparato in questi mesi. Abbiamo bisogno di una scintilla emotiva che ci permetta di crescere nel bel gioco. Dobbiamo abituarci a stare più nella metà campo avversaria e di rischiare di più. Dobbiamo fare come contro l'Inter, giocando con spavalderia e rischiando qualcosa".

Per Dybala e Higuain il mercato ormai pare un ricordo lontano.
"Eravamo tutti sul mercato in estate. Non esiste più il mercato vero o finto. Higuain ci ha sempre detto che voleva rimanere e lo sta dimostrando con i fatti. Anche Dybala era il vice capitano della Juventus più o meno e non si regala questo onore per caso. Le dinamiche del mercato sono quelle: da esterno si vivono molto più che dall'interno. Fino alla fine nessuno sa niente e parla sempre il campo".

Ci sono più squadre migliori della Juventus in campionato o più squadre migliori dell'Italia al prossimo Europeo?
"Le squadre più forti ci possono essere ma è sempre il campo a parlare. In Champions ci sono 4-5 squadre, tra cui noi, che tutti gli anni lottano per vincere. Noi siamo una squadra che deve ambire sempre alla vittoria".

La Nazionale?
"Speriamo di vivere un "andiamo a Londra". Mi ha sorpreso positivamente Mancini perché non me lo aspettavo così. E' una persona che ha regalato fiducia e tranquillità e che in due partite ha capito tutto, la strada da intraprendere e da portare avanti. Bisogna cavalcare l'entusiasmo perché siamo un gruppo giovane che ha bisogno di entusiasmo. L'uinico augurio è quello di arrivare tutti e trenta a giugno. Potrebbe farci pensare a qualcosa di straordinario. Cambiando gli addendi il risultato è sempre stato lo stesso. E' una squadra bellissima e tosta, vera. E' stato bello questo percorso. 10 vittorie sono difficili da fare, al di là degli avverdsari".

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