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Conte: "Nessuna protezione per me e giocatori. Zero. Tanta gente non deve salire sul carro"

Conte: "Nessuna protezione per me e giocatori. Zero. Tanta gente non deve salire sul carro"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 2 agosto 2020, 00:15Serie A
di Andrea Losapio

Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha parlato al termine della sfida vinta per 2-0 contro l'Atalanta. "Oggi mi sono fatto sentire come contro il Genoa, il Napoli. Ho un rapporto molto diretto con la squadra, sono contento. C'è stata sicuramente una buona prestazione da parte nostra, contro una squadra molto difficile. Oggi abbiamo fatto molto bene, sono contento per i ragazzi, per tutte le persone dentro la Pinetina. Han lavorato molto, al di là del fatto che siamo arrivati secondi, non abbiamo niente da festeggiare. Abbiamo fatto qualcosa rispetto al passato".

L'anno prossimo ci riproverà?
"Sinceramente noi dobbiamo essere bravi a concentrarci sul presente, finire nel migliore dei modi l'Europa League. Recuperare le energie, venderemo cara la pelle. Non lo so dove arriveremo, se quarti, semifinale, finale, alzeremo la Coppa. Questi ragazzi hanno cuore, orgoglio, voglia di dimostrare che spesso le critiche non sono per niente giuste. Poi dovremo fare le nostre giuste riflessioni, è stata un'annata intensa. Molto molto dura".

Perché a livello personale?
"Non è stato un anno semplice. Includo tutto, è stata dura. La mia soddisfazione è avere lavorato con questi ragazzi e il gruppo. Loro l'hanno meritato. È giusto abbiano complimenti".

Non ha visto riconosciuto il tuo lavoro?
"Non è stato riconosciuto il lavoro dei calciatori, il mio. Ho trovato scarsissima protezione da parte del club. Quando vuoi vincere e ridurre il gap, devi essere forte fuori dal campo. La gente deve starci sempre, nei momenti positivi e nei momenti negativi, all'Inter non è successo. Lo capisco anche, perché se si è deboli è difficile proteggere squadra e allenatore. I ragazzi sono stati bravi, siamo stati bravi a isolarci e creare un gruppo unito nonostante le difficoltà. Spesso ci siamo trovati con solo tre centrocampisti, tre attaccanti per l'infortunio di Sanchez. Complimenti ai ragazzi, ma solo a questi".

Manca una figura sul mercato?
"A me non manca niente. Sono stato portato qui per un progetto vincente. A fine stagione dirò quello che non è andato bene, tutti quanti dobbiamo vivere una vita serena. Io ho una famiglia, tante cose non ci sono piaciute. Protezioni zero per allenatore e per i giocatori. Fino a quindici giorni fa avete spalato, non dico cosa, nei confronti dei giocatori, miei. Dovevamo fare questo, quell'altro. È giusto però ci dev'essere protezione, bisogna essere forti fuori dal campo. Si potrà fare non si potrà fare, vedremo".

Questo discorso lo avresti fatto quando eri alla Juventus?
"Io ho visto gente salire sul carro. E tanta gente non ci deve salire. Non sono ancorato, non uso mezzi termini. Mi ha dato fastidio che alcuni sono saliti sul carro. Invece le palate di cacca le abbiamo prese io e i calciatori".

Ha le idee chiare.
"Io ho una visione, a differenza di altri. Vedo il percorso c'è da fare. Se c'è voglia di farlo insieme... Non sto parlando di mercato. Perché non sto parlando di quello. È una cosa a cui tengo".

Anche le notizie che escono?
"L'altro giorno mi è stata mandata una intervista di Spalletti del 2017. Denunciava cose gravissime. Siamo nel 2020, è ancora punto e a capo. Va bene tutto, c'è un lavoro sul campo importante. Si cresce in campo ma anche e soprattutto fuori dal campo. Poi bisogna vedere, se il proprietario lo capisce. Ci metto la faccia, davanti a tutti. Fino a un certo punto, nessuno è scemo. Il parafulmine uno lo fa al primo anno, errare è umano, perseverare. Non c'entra niente mercato o giocatori".

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