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Corsa Scudetto, pro e contro del Sassuolo: gioco e zero pressioni, ma pure scarsa abitudine

Corsa Scudetto, pro e contro del Sassuolo: gioco e zero pressioni, ma pure scarsa abitudineTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 23 novembre 2020, 14:45Serie A
di Simone Bernabei

Chi vincerà lo Scudetto? Mai come quest'anno, dopo otto giornate, il campionato sembra democratico, con tante squadre che possono ambire ai primissimi posti in classifica. TMW analizza quali possono essere i pro e i contro delle prime otto, divise da sei punti, in un far west che potrebbe finalmente regalare una Serie A vicina a quella delle sette sorelle di fine anni novanta.

SASSUOLO -

Ancora più del Milan, il Sassuolo secondo il classifica è la vera sorpresa di questa prima parte di stagione in Serie A. I 18 punti, a meno due dai rossoneri, in 8 partite sono un ruolino di marcia a tratti impressionante, per una realtà come quella neroverde. Che proprio insieme alla squadra di Pioli e alla Juventus è l’unica italiana a non aver ancora perso una partita in campionato. E i 20 gol segnati, tanti quanti quelli dell’Inter, rappresentano il momentaneo primato in tal senso.

PRO - Cinque vittorie e tre pareggi, 8 risultati utili consecutivi sulle prime 8 partite disputate. Miglior attacco (insieme all’Inter) e quarta miglior difesa del campionato. Numeri che raccontano e spiegano bene l’exploit dei neroverdi e che sommati a tutto il resto rendono, oggi, la squadra di De Zerbi una contender. Il 4-2-3-1 studiato dal tecnico bresciano sembra disegnato appositamente per i giocatori a sua disposizione. Tutti occupano le zolle preferite, tutti sanno cosa fare in campo. Uno spartito unico, interpretato da 11 singoli che però si muovo all’unisono. E gran parte del merito, in questo percorso, è dato dalla continuità. Nelle ultime stagioni la società ha stretto i denti e rispedito al mittente le offerte per i big: da Locatelli a Berardi fino a Boga e Caputo. Il Sassuolo ha detto no, si è tenuto i suoi gioielli e con loro sta provando ad andare oltre le aspettative. Già, proprio le (scarse) aspettative potrebbero essere un’altra arma a favore dei neroverdi. Alzi la mano chi, sulla griglia di partenza, avrebbe messo il Sassuolo in zona Champions. La risposta è semplice, nessuno o quasi. E proprio per questo, mediaticamente Berardi e compagni avranno dalla loro leggerezza e soprattutto ben poche pressioni.

CONTRO - Il contro che viene subito alla mente è legato all’abitudine a lottare per certe posizioni. 8 partite sono un conto, 38 un altro. Oggi il Sassuolo è solido e credibile, ma la vera incognita è legata alla continuità di risultati nel tempo. Nel calcio per vincere, spesso e volentieri, serve abitudine a vincere. Caratteristica che i neroverdi non hanno nelle proprie corde. C’è poi la questione della forza e profondità della rosa: oggi la squadra di De Zerbi sta esprimendo un calcio bello da vedere e efficace in termini di classifica. Ma la sensazione è che i giocatori, specialmente i titolari, stiano viaggiando ben oltre la velocità di crociera. Insomma, il Sassuolo sta giocando probabilmente al suo massimo. Che è un picco già altissimo, ma che difficilmente potrà aumentare ancora. Questione di qualità dei singoli in confronto alle altre in lotta per lo Scudetto, vedi Juventus, Inter, Milan e tutte le altre. E la panchina, almeno in alcuni ruoli, non potrà dare ricambi dello stesso peso dei titolari.

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