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Corsa Scudetto, pro e contro della Lazio: Inzaghi ha la squadra in pugno, ma troppi casi

Corsa Scudetto, pro e contro della Lazio: Inzaghi ha la squadra in pugno, ma troppi casiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 23 novembre 2020, 19:45Serie A
di Andrea Losapio

Chi vincerà lo Scudetto? Mai come quest'anno, dopo otto giornate, il campionato sembra democratico, con tante squadre che possono ambire ai primissimi posti in classifica. TMW analizza quali possono essere i pro e i contro delle prime otto, divise da sei punti, in un far west che potrebbe finalmente regalare una Serie A vicina a quella delle sette sorelle di fine anni novanta.

LAZIO -

Quattordici punti in otto partite, tredici gol fatti e tredici subiti, un grande centravanti che segna a ogni partita come Immobile e il guaio Coronavirus che dovrebbe essere (quasi) superato. I biancocelesti hanno superato indenni le sfide contro Inter e Juventus, perdendo però contro Atalanta e Sampdoria, anche in maniera rovinosa. È comunque complicato batterli e se dovessero trovare la continuità come la stagione scorsa allora diventerebbero un outsider comunque complicata da gestire.

PRO - Il vero plus di questa squadra è Simone Inzaghi. Negli ultimi anni è riuscito a portare a casa trofei, uscendo dalle secche e da alcune trappole che rischiavano di fargli saltare la panchina (prima della sfida contro l'Atalanta, in finale di Coppa Italia due stagioni fa, era finito nel calderone dei traballanti) e riesce a gestire perfettamente la sua squadra, ne conosce limiti e virtù. Anche quando non gioca al massimo delle sue potenzialità, difficilmente perde la testa e la partita. L'attacco poi ha qualche alternativa in più, seppure sia Immobile il principale cannoniere della Serie A. Arrivare alla Scarpa d'Oro non è un caso, perché Inzaghi riesce a trarre il massimo dal suo centravanti, praticamente inarrestabile per tutti, con gol di testa, di destro, di sinistro, su rigore, anche dalla distanza. Si potrebbe ricandidare ulteriormente per il ruolo di migliore attaccante d'Europa, dovesse continuare così.

CONTRO - Nelle ultime settimane i casi extra calcio hanno distratto e spostato l'attenzione. Dalla querelle sui tamponi del laboratorio di Avellino all'aereo "rattoppato", con un pacchetto già preso per un tot di ore di volo. Per passare alla questione Luis Alberto, che aveva affermato come la società non abbia ancora pagato gli stipendi - nessuno ha smentito, al netto dell'ira - oppure il litigio con il team manager Angelo Peruzzi, proprio perché non d'accordo con il club per la gestione dello spagnolo. Il secondo problema è semmai che la Lazio non ha migliorato abbastanza l'organico per avere certezze su una eventuale voltata Scudetto. Difensivamente sono rimasti gli stessi, con Radu che dev'essere ancora utilizzato come titolare nei tre, meglio invece l'arrivo di Fares sulla sinistra. A centrocampo Andreas Pereira si è fatto vedere pochino, Akpa Akpro è una sorpresa ma non è uno a livello dei migliori d'Italia. Davanti Muriqi ha ancora le polveri bagnate, tanto che Caicedo ha dovuto togliere le castagne dal fuoco. Insomma, potevano esserci acquisti più importanti dopo l'arrivo in Champions League se l'obiettivo era quello di migliorare la scorsa annata.

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