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Cosa ha detto la prima giornata del Milan: Ibra c'è, un centrale in difesa serve come il pane

Cosa ha detto la prima giornata del Milan: Ibra c'è, un centrale in difesa serve come il paneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 22 settembre 2020, 13:00Serie A
di Ivan Cardia

Zlatan Ibrahimovic, a caratteri cubitali e per ben due volte. La notizia più bella per il Milan, dopo il 2-0 al Bologna di ieri sera, è ancora una volta il centravanti svedese. Se ne frega della carta d'identità e, alla soglia dei 40 anni, si ripresenta alla Serie A con una doppietta di potenza e freddezza. Ma c'è di più: al di là dei due gol, il gioco del Diavolo passa tutto o quasi per i piedi, le spalle, la testa del suo numero 11. Benjamin Button o no, forse non migliorerà ma di sicuro invecchia più che bene.

Calabria c'è, manca un difensore. Tra le note liete, forse a sorpresa considerato che per tutta l'estate è stato a un passo dal salutare Milanello, senza mai compierlo, la prestazione di Davide Calabria. Sulla carta, aveva di fronte l'avversario più ostico, il frizzante Barrow: l'ha annullato, anche in surplace a tratti. Bene lui, bene ovviamente anche Theo Hernandez: nessuna sorpresa, in questo caso. Meno bene il pacchetto arretrato: non che ieri sia andata male, ma Gabbia è ancora acerbo e con Duarte qualche scricchiolio s'è avvertito. Pioli ha chiesto un centrale a più riprese, Maldini ha confermato che ci stanno lavorando: aspettando Romagnoli, serve eccome.

Bennacer-Kessie saranno duri da scalzare. Perché si trovano bene, coniugano le rispettive qualità e hanno trovato la giusta alchimia: Tonali avrà tanto spazio, ma la coppia centrale del Diavolo è ormai rodata e convincente. L'algerino soprattutto: ha anche conquistato il rigore, difficile chiedergli di più. Un ulteriore rincalzo, per la cronaca, può servire anche qui.

Saelemaekers può insidiare Castillejo. In generale, la trequarti rossonera vivrà gerarchie variabili: Calhanoglu è il faro di Pioli, ma Brahim Diaz ha fatto vedere sprazzi di classe. A destra, il belga ha dato subito qualcosa in più rispetto a Castillejo, peraltro uscito acciaccato. Rispetto ad altri settori del campo, è qui che Pioli sarà messo costantemente in bella difficoltà dai suoi giocatori. Alle spalle di Ibra, ça va sans dire. Anche se, per la cronaca, un rincalzo dell'inossidabile svedese serve comunque: Leao è tornato ieri ad allenarsi, sarà utile.

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