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Costacurta: "Napoli all'ultima spiaggia. Pellegrini meglio di Bernardeschi"

Costacurta: "Napoli all'ultima spiaggia. Pellegrini meglio di Bernardeschi"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 ottobre 2018, 18:002018
di Andrea Losapio

Alessandro Costacurta, bandiera del Milan e della Nazionale italiana, è stato ospite ai microfoni di TeleRadioStereo durante il palinsesto pomeridiano, queste le sue parole: "Roma e Juventus hanno dato una bellissima impressione di professionalità e attenzione che in Champions sono elementi molto importanti. Sono punti che andranno ad arricchire il nostro ranking tra due anni. Sotto quell'aspetto l'impegno che non era proibitivo per nessuna delle due è stato affrontato nel migliore dei modi. Quelle di oggi sono le due partite più difficili, nel senso che l'Inter va contro una squadra sottovalutata da tutti. Ho visto le partite del PSV contro l'Ajax in campionato e a Barcellona e devo dire che mi ha sorpreso, credo che l'Inter farà molta fatica anche giocando la partita perfetta".

E il Napoli?
"Il Napoli è all'ultima spiaggia e la partita di questa sera sarà decisiva. L'errore è stato a Belgrado quando avevano la possibilità con l'ultimo passaggio di mandare in porta il compagno e non l'hanno fatto. Quelle sono partite che in gironi del genere bisogna per forza vincere. Ancelotti era molto deluso. Secondo voi Ancelotti ha parlato con Sarri per chiedere come affrontare il Liverpool dopo la partita del Chelsea? Secondo me Sarri ha dato risposte fuorvianti (ride ndr)... Stiamo comunque parlando di un allenatore che ha la percentuale di vittorie più alta in Champions League che farronta un allenatore che negli ultimi anni ha perso sì diverse finali, ma a livello di gioco è uno dei migliori. Il Liverpool è la squadra che gioca il calcio più divertente, “sexy” come dice Vialli. Mi divertivo a vedere anche l'Atalanta e il Borussia Dortmund, che ha un attacco bellissimo come quello del Liverpool, ma ora i Reds sono la squadra più “hot”. Anche l'Atletico, in modo diverso, è una squadra che ha un gioco che si vede in pochissime altre situazioni. L'allenatore incide tantissimo".

Oltre Simeone quali altri allenatori incidono così tanto sulla propria squadra?
"Tra le favorite, in bene e in male, direi Guardiola. Ma Klopp nel Liverpool riuscirà a portare il Liverpool in finale anche quest'anno. Con lo spirito che lo contraddistingueva anche al Mainz. E' l'allenatore che dà più di sé stesso alla squadra".

E Mourinho?
"E' il periodo più particolare della sua carriera e non credo lo stia gestendo nel migliore dei modi. E' sempre stato un grande comunicatore ma ora è un po' forzato. L'impressione è che lui non sia contento del comportamento della sua squadra come io posso non essere contento di mio figlio".

A lei piace molto Lorenzo Pellegrini...
"Credo sia il prospetto italiano più forte. I più “belli” da vedere ora sono forse Bernardeschi e Chiesa ma Lorenzo nelle ultime due partite ha fatto cose pazzesche in un ruolo che per lui è perfetto perché ha un tempo di inserimento e una voglia di inserirsi che non ha nessuno in Italia, se non nel Mondo. E' una specie di punta aggiunta con rincorre come fosse Gattuso. Nel derby tra il gol che ha fatto, la punizione che ha preso sul gol di Kolarov e la palla che ha messo sulla punizione c'è tutto il giocatore che è Pellegrini. Ieri ha ripetuto la prestazione attaccando tutta la partita, rubando palloni e sinceramente, io che sono un tifoso dell'Italia, sono la persona più felice del mondo. Bernardeschi è un altro che ha fatto una partitone. L'unica mia speranza è che Immobile cominci a fare i gol che fa in Campionato anche in Nazionale, a quel punto sì che possiamo tornare in alto. Manca sicuramente la crescita di alcuni giovani ma anche qualcuno che la butti dentro e lo abbiamo visto contro la Polonia".

Un commento sul nuovo corso del Monza con Berlusconi e Galliani?
"Immaginavo che ci sarebbero ricaduti. E' una delle squadre a cui sono più legati e anche io sono un ex Monza. Credo che a Berlusconi in qualche maniera mancasse fare la telefonata ad un allenatore per rompere le scatole e a Galliani il fatto di avere una squadra da manovrare. Quando per 30 e passa anni fai un certo tipo di lavoro è normale che non riesci a smettere. Se il progetto è quello che ho letto con i giovani italiani da portare in Serie A conoscendoli ci andranno veramente vicino. La Lega Pro è un po' da rilanciare e c'è il margine per far crescere il prodotto. L'anno prossimo oltre alle Juventus ci saranno altre 4/5 squadre B, ci saranno anche nuove piazze e la scelta di Berlusconi non fa altro che riaccendere la luce su questa categoria ha davvero sofferto. Si è parlato più di fallimenti che di gioco".