Crosetti (la Repubblica): "Wembley-Palermo viaggio senza ritorno. Peggio che con la Svezia"
Tramite il quotidiano la Repubblica, la penna di Maurizio Crosetti analizza la clamorosa debacle azzurra di ieri sera contro la Macedonia: ""Rimprovera la squadra a gran voce il nostro citì, la sua Italia della leggerezza è diventata la squadra della paura, il peso del passato prossimo è un macigno, sempre nulla al confronto del futuro che ci attende. Il pallone brucia, la bellezza non è più naturale e svapora. Lo sport invecchia in fretta. E che allo stadio c'era, adesso sa di avere assistito a un addio, a un viaggio senza ritorno da Wembley a Palermo, una manciata di mesi più qualche millennio per diventare una squadra di pietra, espressione di un calcio cacciato dall'Europa dei club e smarrito anche nel suo colore più amato, l'azzurro ridiventato tenebra come il tempo del grande Giovanni Arpino. La notte di Palermo è invecchiata in fretta, e il canto si è trasformato in ululato, poi in fischi stanchi, quasi increduli. Come quelli juventini di una settimana fa.
Provare, crederci, illudersi, cadere: sembra che orami il calcio italiano soltanto di questo sia capace. Come contro la Svezia, peggio che contro la Svezia. Due Mondiali nemmeno raggiunti, uno dietro l'atro, con il bellissimo paradosso di un glorioso Europeo nel mezzo. Ma adesso valiamo proprio poco. Tre sacchetti, un euro. Mangiare e sputare".