Da Roma a Roma: ultima grande vittoria Shakhtar in trasferta in Europa
Il 16 febbraio del 2011 andava di scena Roma-Shakhtar Donetsk, valida per l'andata degli ottavi di Champions League. Finì 2-3 ed è l'ultima, grande vittoria in trasferta degli ucraini in Champions League. Perché se è vero che nella fase a gironi di quest'anno c'è stata la vittoria con il Feyenoord, pesare le affermazioni non è esercizio così complesso. Così come è vero che negli anni successivi al sacco di Roma lo Shakhtar ha anche battuto il BATE Borisov - per 7-0, peraltro, in Bielorussia - e il Nordsjaelland, nel girone con Chelsea e Juventus del 2012-13.
Era un altro Shakhtar, anche a leggerne i nomi. Il 4-2-3-1 era lo stesso, in panchina c'era Lucescu (decano del club del Donbass) mentre in campo si facevano notare Chygrynskiy e Mkhitaryan, Douglas Costa e Willian, Jadson e Alex Teixeira, mentre davanti giostrava Luiz Adriano. Nomi che poi sono diventati familiari per continente europeo, chi perché finito in Italia, altri perché giocano nei club più importanti del mondo.
In questo Shakhtar ci sono sì talenti in rampa di lancio, come Bernard o Taison, oppure Marlos e Fred. Ma c'è pure qualcuno che quel Roma-Shakhtar lo ha vissuto dal vivo, come il portiere Pyatov o il difensore centrale Rakitskiy. La Roma, da par suo, ha solo De Rossi. Sarà un'altra gara, perché è inutile sottolineare l'enorme fatica degli ucraini lontani dal loro campo. Certamente sarebbe un bel modo di vendicare la sconfitta di 7 anni fa.