Da Scalera a Pinto: i Friedkin disegnano la nuova Roma

La Roma prende forma. Di ieri, infatti, l’annuncio di Tiago Pinto come nuovo General Manager del club giallorosso. Dunque non la solita mansione da diesse, ma un ruolo ben più ampio e strutturato perché supervisionerà tutte le aree sportive della società. Tutto questo a partire dal primo gennaio 2021, data che vedrà scattare l’inizio del nuovo contratto visto che quello in essere con il Benfica scadrà solamente il 31 dicembre. I Friedkin dunque piazzano il primo vero colpo per l’organigramma del club che vedrà aggiungere un ulteriore tassello sempre con il nuovo anno e nella figura di Stefano Scalera, oggi vice capo gabinetto del MEF e che nel 2021 si occuperà dei rapporti istituzionali del club e in particolare del progetto stadio.
Insomma, il puzzle Roma inizia a comporsi anche se per vedere Scalera e Pinto servirà ancora un po’ di tempo. Quest’ultimo nome è frutto anche della consulenza con la Retexo Intelligence di cui si sono avvalsi i Friedkin per cercare il profilo internazionale che volevano per la posizione lasciata vacante da Petrachi dopo il licenziamento. Tanti i profili sondati, ma il database dell’agenzia con a capo Charles Gould ha indicato in Tiago Pinto il candidato ideale. I colloqui con la nuova proprietà, poi, hanno fatto il resto. D’altronde il curriculum, nonostante i soli 36 anni all’anagrafe, parla chiaro. Dal 2012 al 2017 si è occupato della divisione multisportiva della società, lavorando sulle squadre di pallamano, pallavolo, hockey e basket del Benfica. Nel 2017 viene promosso nell’area calcio del club, entrando a stretto contatto con il diesse Rui Costa. Nel periodo in cui Pinto ha svolto questo ruolo, il Benfica ha continuato nella lunga tradizione di vivaio di calciatori molti dei quali ora giocano per i più grandi club europei. Basti pensare a 5 giocatori ceduti nelle ultime tre sessioni di mercato come Joao Felix, Ruben Dias, Ederson, Raul Jimenez e Liendelof. Valore totale raccolto: 313 milioni di euro e non sono i soli.
Non sono mancati anche acquisti di spessore, tra gli ultimi quello di Vertonghen che in una recente intervista ha detto: “In 45 minuti di conversazione, Tiago mi ha convinto della società, del progetto e dei giocatori”. Merito anche della sua laurea in pedagogia e del master in Economia e HR? Probabile. Sicuramente anche un altro aspetto sarà piaciuto ai Friedkin ed è la riservatezza. Sui social e nel web si contano sulle dita di una mano le interviste rilasciate nel corso della sua carriera da manager al Benfica. Un low profile in linea con quello della nuova proprietà della Roma che dal suo insediamento ha fatto del detto “meno parole, più fatti”, il proprio motto. Tiago Pinto e il 'Roma Deparment' annunciati negli ultimi due giorni ne sono la prova.


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