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Dal campo profughi in Ghana a stella del Bayern: l'incredibile ascesa di Alphonso Davies

Dal campo profughi in Ghana a stella del Bayern: l'incredibile ascesa di Alphonso Davies
mercoledì 27 maggio 2020, 16:15Serie A
di Gaetano Mocciaro

Dal campo profughi ai riflettori della Bundesliga e del calcio mondiale: l'escalation di Alphonso Davies è stata velocissima, quanto il suo incedere da roadrunner.

Alphonso Davies è fra i giocatori che si è messo maggiormente in luce nel Klassiker. La sua devastante velocità gli ha permesso non solo di dare una mano quando serviva affondare, ma lo ha reso protagonista di alcuni recuperi anche clamorosi. Mettendo anche delle toppe su alcuni errori di posizione, dati dalla giovane età e da un ruolo, quello di terzino sinistro, nel quale è stato adattato.

LE ORIGINI: LA GUERRA IN LIBERIA, IL CAMPO PROFUGHI IN GHANA Per arrivare a questi palcoscenici è partito da lontano, da molto lontano. I suoi genitori erano fuggiti dalla guerra civile in Liberia, trovando rifugio a Buduburam, in Ghana. Per rendere l'idea delle difficoltà vissute basti leggere le dichiarazioni del padre di Alphonso, Debeah: "È stato difficile vivere perché l'unico modo per sopravvivere era girare con le pistole. Ma non avevamo alcun interesse a sparare. Quindi abbiamo deciso di scappare. C'era un programma chiamato reinsediamento e abbiamo compilato un modulo per trasferirci in Canada. Abbiamo sostenuto dei colloqui, siamo stati accettati e ci siamo potuti trasferire". Alphonso aveva cinque anni quando la famiglia si è stabilita a Edmonton, in Alberta. Mentre papà e mamma lavoravano per permettere alla famiglia di arrivare a fine mese, Davies ha frequentato la St. Nicholas Catholic School aiutando i genitori a tenere i due fratelli più piccoli.

IL PRODIGIO DELLA SCUOLA, LA MLS A 15 ANNI"Un talento naturale" lo hanno definito gli insegnanti a scuola. "L'ho visto fare il suo primo tocco e l'ho capito subito. Questo ragazzo ha un dono per il gioco" è il giudizio di Tim Adams, gestore di Free Footie, campionato di calcio doposcolastico riservato ai bambini delle elementari. "C'era qualcosa di speciale in questo ragazzo" sono le dichiarazioni di Marco Bossio, responsabile della St. Nicholas Soccer Academy. A 14 anni ecco il passaggio da Edmonton a Vancouver: si fa sul serio, ci sono i Whitecaps. Diventa il più giovane a esordire in USL e il primo classe 2000 a giocare in MLS: lo fa ad appena 15 anni, 8 mesi e 15 giorni. "Quando è entrato, faceva parte della squadra Under 16 e in pochi mesi è passato all'Under 18, alla seconda squadra e infine alla squadra senior. È molto raro che accada, ed è molto raro si possa ripetere in futuro" ha dichiarato il presidente Bob Lenarduzzi.

BABY PRODIGIO DELLA NAZIONALE CANADESE A soli 16 anni l'esordio con la nazionale maggiore canadese, il 14 giugno 2017 nella partita contro Curaçao. Solo una settimana prima aveva ottenuto la cittadinanza canadese. Alla seconda partita arriva una doppietta, contro la Guyana Francese che fa di lui il più giovane marcatore della storia della nazionale nonché più giovane marcatore della Gold Cup nonché primo giocatore nato nel 21° secolo a segnare in un grande torneo internazionale.

IL BAYERN SCOMMETTE 10 MILIONI Acquistato nell'estate del 2018 dal Vancover Whitecaps, per la somma di 10 milioni di euro. Tantissimi per un giocatore di 17 anni, per di più cresciuto calcisticamente in Canada, non proprio il Brasile. Il trasferimento vero e proprio in Germania è arrivato a gennaio 2019, senza troppi proclami. "Sin da bambino sognavo di far parte di un grande club come questo. Ora ci sono arrivato ed è incredibile. Sono emozionato e non vedo l'ora che arrivi il mio momento. Voglio migliorarmi ogni giorno" sono state le sue parole al momento della firma. L'esordio in Bundesliga il 27 gennaio, sotto gli ordini di Niko Kovac: quattro minuti finali contro lo Stoccarda al posto di Kingsley Coman. Questo doveva essere: l'alternativa al francese. Primi sei mesi di apprendimento, con un sali e scendi fra prima e seconda squadra, con la quale ha giocato 5 partite. E anche la soddisfazione di segnare il primo gol con i "grandi", nel 6-0 contro il Mainz.

DA ALA A TERZINO, LA SVOLTA La svolta è arrivata in autunno, dopo alcuni spezzoni di gara sempre da esterno alto: le prime sperimentazioni con la squadra B, in Dritte Liga (l'equivalente della nostra Serie C). Lì Davies ha giocato un paio di incontri da terzino sinistro, servendo anche un assist. Kovac si convince che può essere una buona idea e il 28 settembre, contro il Paderborn, lo prova lanciandolo a inizio ripresa al posto di Lucas Hernandez, acquistato in estate per 80 milioni e titolare della corsia, in alternanza con David Alaba. L'infortunio del francese, costretto a saltare oltre tre mesi di stop ha portato a una decisione divenuta definitiva. Il 26 ottobre la prima partita da titolare, in casa contro l'Union Berlino: il canadese a sinistra e il senatore Alaba spostato al centro.

IL MONDO IMPRESSIONATO DALLA SUA VELOCITA' Ciò che impressiona è la resistenza e lo sprint. Alcune di queste accelerazioni sulla sinistra hanno portato anche a dei gol: 4 gli assist fin qui serviti. Eloquenti i commenti dopo il Klassiker di Romelu Lukaku: "Quando c**** corre veloce Davies" e Muller, che a fine gara lo ha simpaticamente chiamato "Beep beep"."Sono felice della velocità che ho ed è un fattore nel mio modo di giocare che uso molto bene. Più vado avanti e più cerco di apprendere di più sulla mia posizione, cercare di essere ben posizionato, in modo da non sembrare di essere fuori posizione per poi correre indietro il più velocemente possibile per recuperare" ha dichiarato Davies dopo il successo di Dortmund.

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