Dalla gavetta alla A: Lucioni, capitano del Benevento positivo al Clostebol
Trovato positivo a un test antidoping effettuatodalla Nado Italia dopo il ko contro il Torino di domenica 10 settembre, il capitano del Benevento, Fabio Lucioni, adesso rischia una squalifica da uno a quattro anni. Ventinove anni, il prossimo lunedì ne compirà trenta e ha vissuto tutta la carriera calcistica nelle categorie minori prima dello sbarco in Serie A. Nato a Terni nel 1987, inizia con il settore giovanile degli umbri con cui esordisce in B a diciotto anni. Dopo la retrocessione in C1, gioca cinque partite in C1 e nel gennaio del 2008 passa al Monopoli dove sigla anche la prima rete a livello professionistico.
Un altro prestito, al Noicattaro, nel 2010 passa al Gela e dopo si trasferisce a Barletta, Spezia, Reggina e dal 2014 al Benevento. L'8 giugno 2017 il punto più alto della carriera con la vittoria sul Carpi ai play-off promozione in A, adesso il caso relativo alla positività all'anabolizzante Clostebol. "Ho assunto il farmaco in buonafede -ha detto all'Ansa-, seguendo le prescrizioni del medico sociale del Benevento".