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Dalla grande bellezza di Roma al ritorno allo Zenit: Rigoni l'incompreso

Dalla grande bellezza di Roma al ritorno allo Zenit: Rigoni l'incompresoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 14 gennaio 2019, 18:06Serie A
di Andrea Losapio

Aveva impiegato trentotto minuti, Emiliano Rigoni, a stregare tutti. Era il 27 agosto, l'Atalanta giocava in posticipo contro la Roma - e pochi giorni dopo avrebbe fatto visita al Copenaghen nello spareggio, poi perso - e l'argentino sfoderava una prestazione sensazionale. Una grande bellezza quel primo tempo che aveva portato i nerazzurri sull'1-3, per una formazione infarcita di riserve, da Valzania a Pessina, passando per Djimsiti e Ali Adnan. Sembrava l'inizio di una stagione meravigliosa, destinato a fare faville con Gomez e Ilicic.

Invece l'involuzione ha presentato quasi subito il conto. Contro il Cagliari una prestazione incolore, novanta minuti di nulla pienamente in linea con quelli della squadra. Poi trentotto minuti, gli stessi di Roma, a concludere la sua gara contro la SPAL. Voto 4, zero giocate per la squadra, quasi sempre fuori dai movimenti dei compagni. Da lì in poi il buio totale, eccezion fatta per il gol del pari contro il Milan, e una discesa verso gli inferi causa ambiente differente e stile di gioco forse poco adatto al suo. Come una Supernova, Rigoni si è estinto raggiungendo la massima brillantezza quasi subito. Forse incompreso, forse inadatto all'Italia. Difficile capirlo.

Ora l'ufficialità del ritorno allo Zenit San Pietroburgo, oramai già prospettato da più di una settimana. E probabilmente, vista la conferenza stampa di oggi, per rimanere in Russia per una seconda possibilità.

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