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De Sanctis: "Scudetto alla Juve. Ma Roma e Napoli non sono lontane"

De Sanctis: "Scudetto alla Juve. Ma Roma e Napoli non sono lontane"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 7 febbraio 2017, 00:542017
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni de La Partita Perfetta su Sportitalia è intervenuto Morgan De Sanctis, portiere della Roma dal 2013 al 2016 e ora in forza al Monaco.

Ti fanno ancora giocare?
“Poco…”.

Dirigente?
“Suona come una minaccia, comunque sono ancora consigliere federale”.

Chi vince lo scudetto?
"Lo Scudetto probabilmente lo vincerà ancora la Juventus perché è la squadra più forte, però la Roma e il Napoli non sono per niente lontane, sono molto vicine. Chi è consapevole di questo è soprattutto la Juve, perché se ha sbagliato una volta poi si preoccupa subito di non sbagliare di nuovo e ci sta riuscendo. Napoli e Roma devono prendere - e probabilmente ce l'hanno anche - la grandissima consapevolezza di essere vicini. Io l'ho sempre detto, deve essere prima la squadra, la società, l'allenatore a trascinare l'ambiente, non viceversa".

Roma e Napoli sono vicine alla Juve anche a livello di società?
"Non circoscriverei la cosa alla società, parlerei di mentalità generale che appartiene anche alle società, per come sono gestite e costruite. La Juve, insomma, ormai ha una storia di continuità di gestione, da sempre, da quando è nata, perché l'ha sempre gestita una famiglia, ed è una famiglia importante italiana, che fa bene le cose sia dal punto di vista calcistico che imprenditoriale. Dal punto di vista tecnico sicuramente sono vicinissime, dal punto di vista della mentalità bisogna che questi contesti facciano un salto di qualità. La Roma è più giovane, il Napoli meno e ora l'Inter con i cinesi... Il salto di qualità non lo devono fare i giornalisti o i tifosi, lo deve fare il gruppo storico delle squadre. Il calore del pubblico può essere travolgente".

L’Abruzzo?
“Mi fa piacere ricordare la mia terra, è un momento difficile. Io sono un testimone del carattere delle persone della mia terra, forte e gentile. Metteranno tutto l’orgoglio che hanno per rialzarsi. Ricordiamo che non si vive di soli sentimenti, ci vogliono aiuti concreti da parte dello stato”.