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Diawara, è da questi particolari che si giudica un giocatore

Diawara, è da questi particolari che si giudica un giocatoreTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 18 ottobre 2017, 18:452017
di Ivan Cardia

"Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore". Sarà. Cantava così De Gregori, ma a volte anche un calcio di rigore può tornare utile. È il caso di Amadou Diawara. Classe '97, appena ventenne: minuto '73, il Napoli è sotto di due gol all'Etihad Stadium. C'è da calciare un rigore, nel primo tempo Dries Mertens ne ha sbagliato un altro, in campo non c'è Insigne ma Marek Hamsik sì.

Nella sorpresa collettiva degli spettatori, sul dischetto si presenta però Diawara appunto. Non un titolare, nella prima parte di stagione dei partenopei, perché Jorginho è riuscito a riprendersi il suo posto al sole. Un ragazzino, o poco più, dagli undici metri che potrebbero cambiare una partita? Sì, e senza paura: piattone aperto alla sinistra di Ederson, palla in rete. 2-1, alla fine quel rigore sarà servito a poco, se non a ridare una flebile speranza. Ma, nella notte più buia che luminosa di Manchester, il Napoli ha (ri)scoperto un ventenne con la maturità del giocatore navigato. Che non ha paura di sbagliare un calcio di rigore.