Do svidaniya Rossiya - Rep. Ceca, Schick e Jankto per voltar pagina

Mentre in Italia, Argentina, Cile, Colombia, Olanda e Croazia c'è grande paura di un clamoroso fallimento, c'è già chi ha salutato definitivamente la Russia. Nazionali presentatesi ai nastri di partenza con grandi ambizioni e che dovranno resettare e iniziare a pensare a Qatar 2022: la Repubblica Ceca si dimostra specializzata in fallimenti. ‌Indipendente dal 1993, quella che doveva avere più tradizione calcistica dei cugini della Slovacchia ha ottenuto lo stesso numero di partecipazioni ai Mondiali. L'unica presenza risale a Germania 2006, l'ultima cartolina è Pippo Inzaghi che si invola in area, dribbla Cech e deposita la palla in rete. Prima e dopo grandi tonfi, compreso quello di queste qualificazioni dove la selezione di Jarolim è riuscita a uscire con largo anticipo finendo dietro la modesta Irlanda del Nord.

Ciò che sorprende è come questa selezione si trasformi nel biennio che porta agli Europei. Lì la Repubblica Ceca non ha mai saltato un appuntamento con la fase finale, conquistando un secondo e un terzo posto. La selezione attuale paga il cambio generazionale, quello dei Cech e dei Rosicky che non hanno trovato negli ultimi anni sostituti all'altezza. Fa sperare almeno il futuro: Jankto e Schick su tutti promettono molto bene e su di loro sono riposte le maggiori speranze di rinascita del movimento calcistico ceco.