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Donadoni, nemmeno l'esonero ha senso. Ma in estate serve cambiare

Donadoni, nemmeno l'esonero ha senso. Ma in estate serve cambiareTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 13 marzo 2018, 17:152018
di Raimondo De Magistris

Apatia. E' il sentimento che va per la maggiore in quel di Bologna da tanto, troppo, tempo. E' il sentimento di una piazza che non si può definire disamorata, ma sicuramente delusa per la mancanza di miglioramenti. Da promesse di un Bologna ad alti livelli che da diverse stagioni stazione tra nono e dodicesimo posto. E non è più in grado di regalare emozioni forti.
In questo campionato, la squadra emiliana è salita alla ribalta nelle cronache nazionali solo per una vicenda che nulla ha a che vedere con il calcio giocato: il rifiuto al Napoli di Simone Verdi.

In campo, invece, solo ordinaria amministrazione: prevalentemente vittorie con chi è dietro in classifica, quasi sempre sconfitte con chi è avanti.
Una situazione che va avanti da troppo tempo e che la piazza non è più disposta a tollerare. Uno status quo che necessita di riflessioni capaci di andare oltre la posizione dell'allenatore Roberto Donadoni. Che va cambiato, ma non solo per trovare un capro espiatorio e non operare una rivoluzione a 360 gradi. Quella necessaria per far uscire il Bologna dall'anonimato.