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Donnarumma-Milan, il perché è una grande vittoria per tutti

Donnarumma-Milan, il perché è una grande vittoria per tuttiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 19 giugno 2017, 11:452017
di Andrea Losapio

È da giovedì sera che non si parla di altro. Gianluigi Donnarumma è il caso mediatico dell'estate, in un infinito puzzle che ricorda i migliori tormentoni degli anni passati. Una trattativa che non è che all'inizio, a dir la verità, sebbene se ne parli da oramai sei mesi. Da ancor prima di diventare maggiorenne, quando Donnarumma aveva un accordo per un anno e mezzo e poteva rinnovare solamente di tre. Ora il tempo stringe, scappa. E molti dicono che ci sono solo perdenti.

Non è vero, anzi, ci sono solo vincenti. Il Milan innanzitutto, dopo un inizio claudicante con la nuova dirigenza, ha trovato compattezza e la solidarietà dei tifosi. Esagerata la contestazione in Polonia - meglio parlare di nazionale che non di club - ma quasi tutti i supporter milanisti avrebbero fatto più o meno la stessa cosa. È lo sport professionistico, baby, come Lebron James quando passò da Cleveland a Miami. Insomma, la franchigia Milan ha uno zoccolo duro che si identifica sempre di più nei nuovi proprietari, autori di colpi di biliardo in queste prime settimane di mercato.

Ancora di più: Donnarumma è davvero un asset societario prima ancora che un giocatore su cui rifondare. Dovesse andar via per la cifra corretta (50 milioni?) a quel punto i rossoneri potrebbero reinvestire laddove la storia ha dato loro ragione. Tra centrocampo e attacco, insomma, visto che la difesa - dovesse arrivare Conti - è già praticamente fatta. Difficile ipotizzare a una partenza a zero, viste le premesse. E poi c'è quell'apertura di Fassone, nella sua intervista a Gazzetta, che di fatto concede spiragli che al momento non ci sono.

Fa il gioco anche di Mino Raiola, uscito come il presidente della Repubblica a reti unificate, dopo la mezzanotte. È giusto e possibile scegliersi gli interlocutori? Andando avanti così potrebbero esserci anche le domande già scritte e il pappagallo che scorre in fondo. Rimane la forza politica e mediatica di un personaggio che certamente fa bene il proprio lavoro, trovando milioni di euro in cambio.

E Donnarumma? Ecco, forse è l'unico che potrebbe sentirsi preso in giro, come un pacco postale, ben sapendo che ha comunque un francobollo decisamente interessante, da 5 milioni di euro in su. La scelta di affidarsi a un professionista come Raiola, però, ha dei pro e dei contro. Così come avere diciott'anni e doversi difendere da un tritacarne come il mercato. Ma per lui i dividendi comunque saranno molto ben remunerati, comunque vada a finire.