Donnarumma tra errori perdonabili e l'eredità di Buffon: è troppo presto?
È ancora troppo presto. A Gianluigi Donnarumma non l'ha mai detto nessuno. In fin dei conti, non è mai stato troppo presto per questo ragazzone del '99 che a suon di parate è da tre anni il titolare del Milan. A cui i difetti di gioventù spesso vengono perdonati, in virtù di qualità fuori dal comune.
È troppo presto, forse, perché Gigio abbia sulle spalle l'eredità di un certo Gianluigi Buffon. Non benissimo, con la maglia dell'Italia, anche oggi: piuttosto lento nell'andare a terra in occasione del gol dell'Ucraina, poi ancora insicuro in almeno un altro paio di occasioni. Niente di eccezionale, errori che per un 19enne continuano a essere perdonabili. Per il titolare dell'Italia, molto meno.
Fin qui, Mancini non ha avuto grossi dubbi: complice Perin che nella Juventus gioca poco o nulla, il portiere del Milan è il titolare anche della Nazionale. Con esiti non sempre soddisfacenti, appunto. Può essere Donnarumma il nuovo Buffon? È una domanda che continua a essere ingiusta, in fin dei conti la verità l'ha detta Szczesny qualche giorno fa: "Da polacco, io non devo essere il nuovo Buffon". Il portiere dell'Italia, però, non può scappare dal confronto col passato. Per ora non regge, c'è da chiedersi se non sia troppo presto per scaricare questo fardello su Donnarumma. Il tempo, almeno, sarà sempre dalla sua.