Douglas Costa, il jolly d'attacco che serviva ad Allegri

Fra i giocatori arrivati dall'estero Douglas Costa è quello più atteso, se non altro per un curriculum che gli altri non possono avere: pluricampione col Bayern, ospite fisso della Champions League da anni sia con i bavaresi che in precedenza con lo Shakhtar Donetsk. Un profilo internazionale che giustamente si sposa con le ambizioni della Juventus, Pur trovandosi mostri sacri come Robben e Ribéry, il brasiliano è riuscito sempre a ritagliarsi il suo spazio, raccogliendo in due anni 77 partite fra campionato e coppe. Eppure non è bastato a convincere la dirigenza né Carlo Ancelotti che non l'ha ritenuto in grado di soppiantare né il 33enne olandese né il 34enne francese. E allora meglio separarsi, tentare maggior gloria altrove, magari nella più calda Torino.

Allegri ne ha caldeggiato l'acquisto per la sua duttilità: a sinistra se c'è bisogno dei suoi cross, oppure a destra se serve un apporto maggiore in zona gol e allora può accentrarsi e tirare. La prima gara ufficiale, in Supercoppa, ha dato buone indicazioni. I tifosi possono ben sperare.