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Due anni e un giorno di Kosovo. Di un popolo libero, anche nel calcio

Due anni e un giorno di Kosovo. Di un popolo libero, anche nel calcioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 4 maggio 2018, 07:452018
di Dimitri Conti

3 maggio 2016. La UEFA, arrivando con circa due anni di ritardo rispetto alla FIFA, riconosce il Kosovo come cinquantacinquesimo stato membro della federazione e sancisce un giorno storico per la popolazione kosovara, ancora in lotta per far rivalere i propri diritti di autonomia nonostante un'indipendenza proclamata nel 2008. Tra i principali oppositori, come logica conseguenza della storia, un'infuriata Serbia. Il terreno è politicamente delicato e qui si preferisce esimersi da qualsiasi tipo di valutazione, pur ribadendo il valore assoluto che ha la libertà nella vita degli uomini. Detto ciò, la giornata di ieri è stata così particolarmente importante nella storia del calcio kosovaro, dato che si festeggiavano due anni dall'inizio di tutto. Anche di una nuova Nazionale, che potenzialmente sarebbe stata un nuovo piccolo gioiello ma che tale è stata solamente sulla carta. Potevano esserci i Granit Xhaka, i Behrami, gli Shaqiri o gli Januzaj. E invece tutti questi giocatori che avrebbero regalato grande lustro alla federazione, rimangono nelle rispettive rappresentative nazionali, e le eccezioni sono davvero poche.

Oggi i giocatori di maggior talento della nazionale kosovara, la cui porta è difesa da una conoscenza italiana come Ujkani - oggi alla Cremonese - sono Rashica, approdato al Werder in inverno, i due Berisha, quello del Salisburgo piace anche alla Lazio, Zeneli dell'Heerenveen e e l'attaccante di riferimento Bunjaku, che però ha ormai 34 anni. Ma in Kosovo è l'intero movimento ad essere in costruzione, e l'augurio della federazione è di riuscire a creare un sistema calcio, prima di una nazionale con qualche nome attraente. Per ora le uniche vittorie della selezione sono arrivate in amichevole: la prima a poco più di un mese dalla nascita, quando ebbe la meglio per 2-0 sulle Far Oer. Nel 2017 un'altra vittoria in amichevole con la Lettonia (4-3) e quest'anno già due successi, poche settimane fa contro due africane: battute Burkina Faso e Madagascar. Nelle gare ufficiali però, quelle di qualificazione, sono arrivate solamente sconfitte - nove - eccetto un pareggio per 1-1 contro la Finlandia. Ma questo ai kosovari, per ora, non interessa. Anche nel calcio adesso sono un popolo libero, che può costruirsi da solo il proprio futuro.