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Dzeko e Fonseca senza certezze: quanti esperimenti falliti nella Roma

Dzeko e Fonseca senza certezze: quanti esperimenti falliti nella RomaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 18 febbraio 2020, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

Cinque sconfitte nelle ultime sette partite di campionato, di cui tre consecutive e due punti in meno della scorsa stagione: questa è l’istantanea del 2020 della Roma. Una crisi apertasi contro il Torino e arrivata alle porte dell’Europa (giovedì c’è il Gent), ma con la sensazione che Fonseca non abbia ancora trovato la soluzione per uscirne. Eppure di tentativi ne ha fatti, spesso sbagliati e non solo per colpe sue. La difficoltà sostanziale del tecnico sta nel trovare dei partner d’attacco per Dzeko. Un problema messo in luce già nella prima parte di stagione, ma nascosto dalla capacità di mandare in gol 12 marcatori differenti.
ESPERIMENTI - Ora, però, il centravanti bosniaco sembra sempre più solo e non è un caso che la metà dei gol del 2020 arrivino dai suoi piedi, poi due autogol e una marcatura a testa per Perotti, Under, Veretout e Mkhitaryan. Dzeko, infatti, in questa stagione non ha quasi mai potuto contare sull’apporto di uno o più giocatori d’attacco che lo affiancassero e lo aiutassero sotto porta. Zaniolo ci stava provando, ma la rottura del crociato nella gara di campionato contro la Juventus ha interrotto il percorso virtuoso del 22 giallorosso. Da quel momento Fonseca ha iniziato a cambiare. Fino alla partita con il Sassuolo dietro il nove della Roma agivano Kluivert, Pellegrini e Under. Con il Bologna di questi si salva solo il turco e il tecnico portoghese inserisce Perotti e Mkhitaryan. Il risultato non cambia e contro l’Atalanta cambia ancora: fuori Under e dentro di nuovo Kluivert.

Morale della favola: altra sconfitta e il Gent che si avvicina con ancora più di quanti già non ce ne fossero.
CARLES - E’ evidente come rispetto agli anni passati la Roma e Dzeko risentano della poca qualità negli ultimi metri di campo. Da quando il bosniaco è nella Capitale non ha mai avuto compagni che segnassero così poco e il declino è iniziato con le cessioni di Salah, Gervinho, Nainggolan ed El Shaarawy. Giovedì in coppa l’ultimo esperimento potrebbe essere quello di far partire dall’inizio Carles Perez, arrivato in inverno dal Barcellona. Per ora il suo utilizzo è stato centellinato e la spiegazione di Fonseca in conferenza prima della gara con l’Atalanta è stata chiara: “Ha bisogno di tempo e deve adattarsi a un nuovo calcio. Quello spagnolo è molto diverso dalla Serie A”. Ecco perché in Europa League potrebbe essere il suo momento. Meno tatticismo, briglie più lente e la possibilità di incidere di più rispetto che in Italia. La speranza a Trigoria è che porti quantomeno un atteggiamento diverso in campo rispetto ai suoi colleghi perché la sua storia lo descrive come un calciatore abile negli assist, meno in zona gol. Fonseca comunque non lascerà nulla di intentato perché una vittoria giovedì, oltre a indirizzare la qualificazione, può ricaricare il morale di una squadra oggi a terra.

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