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E' tutto merito della testardaggine di Dzeko

E' tutto merito della testardaggine di DzekoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 14 marzo 2018, 12:152018
di Raimondo De Magistris

L'ha decisa lui. Eusebio Di Francesco l'aveva responsabilizzato nella conferenza stampa della vigilia e il calciatore più atteso ha risposto al meglio, con il gol decisivo. Ancora una volta Edin Dzeko, l'uomo copertina della Roma per le vetrine più importanti. A Roma contro lo Shakhtar come al San Paolo contro il Napoli.
In una serata non semplice, in cui in alcuni frangenti entrambe avevano più paura di non subire gol che voglia di segnare, il guizzo del bosniaco dopo il suggerimento di Strootman è servito per spaccare in due la partita, per far pendere l'ago della bilancia dalla parte di una Roma che torna tra le otto regine d'Europa dopo dieci anni.
Quella di ieri non è paragonabile all'impresa di un decennio fa. Ieri, per intenderci, la Roma non ha eliminato il Real Madrid, ma resta un risultato significativo, da sottolineare e festeggiare. Un traguardo che la squadra giallorossa ha raggiunto grazie a un calciatore che, fosse dipeso dalla società, sarebbe andato via a gennaio.

Destinazione Chelsea.
Già, perché se Dzeko è rimasto nella Capitale il merito è tutto suo. La Roma aveva già definito tutti i dettagli della cessione ai blues, Conte già lo aspettava a Stamford Bridge e tutti sembravano felici e contenti. Tutti tranne lui, il panzer di Sarajevo. Che non voleva lasciare la Roma così e smettere di giocare una Champions che l'ha visto protagonista fin dalla fase a gironi. E' rimasto e ha avuto ragione lui: la Roma adesso può solo ringraziarlo. E magari chiedergli scusa per un comportamento che Dzeko non meritava.