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esclusiva

Ag. De Boer: "Inter, alcuni si credevano star. Addio e poi cessioni"

ESCLUSIVA TMW - Ag. De Boer: "Inter, alcuni si credevano star. Addio e poi cessioni"
mercoledì 8 febbraio 2017, 19:302017
di Francesco Fontana

In attesa dell'opportunità migliore, senza fretta. Con un'idea ben precisa per l'immediato: non subentrare a campionato in corso. Frank de Boer vive la stagione attuale da spettatore interessato, studiando e osservando i vari campionati per trovarsi pronto, ancor più preparato al momento giusto. Perché lui, uomo di mondo, non esclude alcuna possibilità per il proprio futuro.

E proprio di questo ha parlato Guido Albers, agente dell'allenatore olandese, che in esclusiva per TuttoMercatoWeb ha analizzato le prospettive del proprio assistito, facendo ovviamente un passo indietro ritornando sulla breve e sfortunata esperienza sulla panchina dell'Inter.

Conferma che il suo assistito non ha intenzione di tornare in gioco a stagione in corso?
"Sì, non c'è dubbio su questo. Frank è in attesa e aspetta un progetto importante, quello giusto per le proprie idee. Pertanto sì, escludo possa prendere in considerazione delle offerte per tornare al lavoro nell'immediato".

Le proposte, però, non sono mancate.
"Assolutamente no. Le proposte sono arrivate, e aggiungo che non sono state poche. Già nell'immediato post-addio all'Inter abbiamo ricevuto varie chiamate. Ma, come detto poc'anzi, ritiene giusto ripartire solo dalla prossima stagione. Avendo così a disposizione il tempo necessario per poter lavorare".

C'è un torneo in particolare al quale il tecnico ambisce?
"No, è aperto a tutte le possibilità. Frank è un allenatore preparato e con grandi qualità, non avrebbe alcun problema di adattamento. Potrebbe fare bene in Liga, Bundesliga, Premier League, Ligue 1 e anche Serie A".

Nell'ultimo periodo si è parlato del Barcellona. Qualora Luis Enrique salutasse tutti potrebbe squillare il vostro telefono?
"No, non credo. Frank rappresenta un pezzo di storia del Barcellona, ma penso che il club abbia in mente altri tecnici. Come Koeman, oggi all'Everton".

Inevitabile chiederle una considerazione sull'esperienza all'Inter. Breve, ma intensa.
"Non ha avuto il tempo necessario per poter lavorare. Tutti sapevano che sarebbe servito tanto lavoro per inserire un certo tipo di idee, ma ripeto: Frank non ha avuto la possibilità di poter portare avanti un certo tipo di progetto".

Qual è il vostro stato d'animo ripensando a quelle settimane?
"L'Inter è un top club, tutto è fantastico e nessuno può metterlo in dubbio. Ma ripeto: al mister sarebbe servito molto più tempo. In ogni caso lui ricorda l'esperienza, seppur breve, di Milano con piacere".

In particolare, cosa non ha funzionato?
"Purtroppo più di una cosa. L'atteggiamento di alcuni calciatori non è stato dei migliori. Alcuni si credevano delle superstar. Inoltre Frank aveva in mente un certo tipo di squadra, la rosa era troppo numerosa e in estate sarebbero servite delle cessioni. Questo non è stato fatto, poi alcuni dei giocatori in esubero sono andati via dopo il suo addio. E penso, per esempio, a Felipe Melo".

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