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esclusiva

Angelo Alessio: "Conte vuole vincere. Non escluderei il Milan"

ESCLUSIVA TMW - Angelo Alessio: "Conte vuole vincere. Non escluderei il Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 9 maggio 2019, 17:15Serie A
di Andrea Losapio

"Non credo che il futuro di Conte sia già scritto". A spiegarlo è Angelo Alessio, ultimo vice dell'ex Juventus e Chelsea, che fa le carte al futuro del suo collega. "Andrei cauto nel mandarlo di qui oppure di là. Perché secondo me si possono aprire diversi scenari".

Quali?
"Al termine della stagione possono cambiare anche Paris Saint Germain e Barcellona. Lui non ha mai detto di no sulla possibilità di andare all'estero. Ma è ben chiaro che cerchi un progetto".

Lo cercano tutti gli allenatori.
"Lui vuole vincere, ha sempre gestito situazioni in cerca di un riscatto. Quindi ben venga la Juventus, ben venga anche l'Inter. Attenzione pure al Milan. Alla Roma oramai ha detto di no, rimangono quelle tre, in Italia".

Quando verranno sciolte le riserve?
"In qualche giorno, non vorrei dire un'ora o due. Ci sono tante possibilità, basta che si sposti qualcuno, oppure venga esonerato, per far sì che le panchine girino. Quelli bravi come Conte, Mourinho o Allegri sono cercati, si mette tutto in discussione".

Intanto è alla ricerca di un secondo.
"Io e lui non abbiamo mai litigato, è stata una mia scelta, a cui pensavo già da un po'. Forse se avessimo continuato al Chelsea non ci avrei pensato, questa inattività invece mi ha fatto prendere questa decisione. Con un po' di coraggio, ma dopo otto anni da assistente mi balenava l'idea di tornare da solo. Ho allenato Massese, Imolese e SPAL, prima al Napoli dei giovani...".

Ha una discreta esperienza.
"Ho anche sostituito Conte, sia in campionato che in Champions League. Poi quando hai a che fare con Juventus, Nazionale e Chelsea, sei maturo. Spero di trovare una squadra, inserirsi non è semplice, anche io cerco un progetto".

Tornando a Conte, è stato a Empoli negli scorsi giorni.
"Ma non credo che voglia chiedere ad Andreazzoli di fargli da vice, né che lui possa accettare. Si è disimpegnato molto bene con l'Empoli, immagino sia stata una visita di cortesia e aggiornamento. Anche io sono stato a Parma per due giorni. Ci sono alcune amicizie che si instaurano fra allenatori, di confronto personale".

Non sembrano amici Agnelli e Conte.
"Tutti lo scrivono, ogni giorno ce n'è una. Poco fa leggevo che i rapporti non fossero buoni. Certo, l'ultimo giorno è stato turbolento, per come si sono lasciati e per come è andato via Antonio. Ma non credo che questo influisca sul riprenderlo o meno. I rapporti sono cordiali, si sono salutati diverse volte, anche in modo tranquillo e sereno. Quindi non metterei le cose in questo modo".

Magari il Presidente non vuole una minestra riscaldata.
"Non credo rientri nella valutazione sul riprendere un allenatore. Ce ne sono tanti che sono ritornati e poi hanno vinto. Alla fine penso che possa anche rimanere Allegri, ma è una sensazione".

Juventus e Nazionale. Cosa cambia?
"In bianconero c'è stato un crescendo di esperienza e consapevolezza, abbiamo iniziato con un sistema di gioco diverso da quello poi diventato negli anni, il 3-5-2 come marchio. In Nazionale era un lavoro differente, potevi disporre dei giocatori per dieci giorni, ma lavorando duramente abbiamo instillato mentalità, filosofia e concetti pronti per l'Europeo...".

E al Chelsea?
"Tranne le difficoltà dei primi due mesi, piano piano la squadra ha capito. Abbiamo vinto la Premier il primo anno, la FA Cup al secondo. Credo che il lavoro fatto sia stato eccellente, in un campionato molto competitivo, ulteriore riprova si ha avuta negli ultimi giorni con le due finaliste in Champions League".

Poi iniziate il ritiro del terzo anno...
"E veniamo licenziati. Abbiamo fatto una settimana a Londra, a Cobham, senza alcuni giocatori del Mondiale e ci viene comunicato l'esonero".

Che tipo è Marina Granovskaia?
"Fa parte della società, prende molte decisioni".

E con Marotta che rapporto c'è?
"Ottimo, non vedo ostruzioni, capirei se volesse puntare su di lui. Tutte le ipotesi sono aperte, a questo punto. Credo che verranno fuori club blasonati, non solo in Italia. Vediamo cosa lo stuzzica di più".

Ha comunicato la sua decisione di lasciare Conte a gennaio.
"Anche per dare la possibilità ad Antonio di avere il tempo per trovare un sostituto. Bertelli è rimasto al Chelsea, non è ancora ufficiale che vada alla Roma. Però speravo che per me arrivasse una squadra prima, adesso è il momento, anche per la possibilità di programmare".

Che progetto cerca, ora?
"Uno per misurarmi, a 54 anni penso sia il momento. Anche all'estero, dopo l'esperienza al Chelsea conosco l'inglese, credo di sapermela cavare anche con la lingua. Non è importante la categoria, può andare bene senz'altro anche la B".

Che allenatore è?
"Per me, come per Conte, devi essere un buon sarto. Guardare quello che hai in casa e trovare la soluzione migliore, far rendere i tuoi giocatori al 100%, disegnare la squadra sui talenti".

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