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esclusiva

Avv. Cascella: "Napoli, va provato il danno d'immagine"

ESCLUSIVA TMW - Avv. Cascella: "Napoli, va provato il danno d'immagine"TUTTO mercato WEB
lunedì 25 novembre 2019, 17:45Serie A
di Pietro Mazzara

Aurelio De Laurentiis è passato alle vie di fatto, portando avanti la sua decisione di multare i giocatori del Napoli per l’ammutinamento post partita con il Salisburgo, dove la squadra non ha rispettato il ritiro imposto dalla società. Per approfondire la vicenda, l’abbiamo analizzata con l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo e arbitro del TAS di Losanna.

Avvocato Cascella, in primis una sua considerazione generale sul caso Napoli.
“I calciatori sono dei lavoratori dipendenti ed essi hanno dei diritti, ma anche degli obblighi verso il datore di lavoro. In relazione con la sua prestazione, c’è l’obbligo di effettuarla, ma nessun datore di lavoro può imporre ad un proprio dipendente, a prescindere dall’aspetto economico, di effettuare una mansione lavorativa secondo orari che prescindano dall’effettivo orario di lavoro. La società non può fare un ritiro punitivo”.

De Laurentiis è passato alle vie di fatto portando le carte agli organi competenti. Cosa succederà adesso?
“Andrà verificato cosa ha contestato la società e cosa c’è scritto nei contratti dei calciatori”.

Il fatto che fosse stato già comunicato il ritiro lo pone in una posizione di forza?
“Io ritengo che, al di fuori di un orario di lavoro, il calciatore non sia obbligato ad andare in ritiro. Non vedo quali siano le esigenze che lo possano portare a indire un ritiro punitivo. Se è dentro l’orario di lavoro, il calciatore è tenuto a seguire le istruzioni tecniche”.

I giocatori in che modo possono difendersi?
“Presumo che si difenderanno collegialmente, con l’assistenza dell’AIC, che su queste battaglie ha fatto tantissime vertenze. È ovvio che, dal loro punto di vista, riterranno corretto il loro comportamento e, di conseguenza, non sia legittimo imporre un ritiro punitivo”.

Come si calcola il vero ammontare del danno d’immagine in fattispecie come questa?
“Bisognerebbe vedere le clausole sottoscritte nei contratti tra società e giocatori. Dipende anche dal tipo di procedimenti che verranno promossi. Davanti al collegio arbitrale della Lega Serie A si discuterà della multa. In sede civile, invece, sarà la società a dover provare di aver ricevuto il danno d’immagine e quantificarlo”.

Secondo lei, chi ne esce peggio da questa vicenda?
“Direi tutti, perché è un momento chiave per la stagione del Napoli visto che è ad un passo dal passaggio del turno in Champions League. E tutto ciò non aiuta la squadra a concentrarsi. Credo che se tutti facessero un passo indietro. Penso che tutti quanti debbano fare un passo indietro e cercare di convergere tutti insieme, in maniera serena, per rimettere in carreggiata la squadra. Non credo che questa causa possa avvantaggiare la società, perché sarebbe una vittoria di Pirro. I calciatori sono maggiormente stressati e anche il loro valore scende. Ci sarebbe un danno per la società a livello patrimoniale. E gli stessi calciatori non ne escono bene. È una cosa che fa male a tutti”.

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