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Avv. Rombolà: "Brexit, ora servirà studiare la carriera per sognare la Premier"

ESCLUSIVA TMW - Avv. Rombolà: "Brexit, ora servirà studiare la carriera per sognare la Premier"TUTTO mercato WEB
venerdì 4 dicembre 2020, 13:53Serie A
di Marco Conterio

Socio e fondatore dello Studio Legale Rombolà e Associati, Carlo Rombolà è uno dei massimi esperti in diritto sportivo e per Tuttomercatoweb.com racconta il suo punto di vista su quello che accadrà in Inghilterra dopo la rivoluzione legata alla Brexit e al calcio inglese. "La riforma mi rimanda agli anni ottanta per due motivi. In primo perché c'è il limite dei tre stranieri degli Under 21, ricorda la Serie A pre Bosman, ma questo non vale però per l'Irlanda. E questo mi ricorda il rapporto tra Portogallo e Brasile negli anni ottanta quando c'era il 'libera tutti'".
Dal punto di vista legale che cambia?
"Tutto. Noi guardiamo a Londra e viceversa in modo diverso, non c'è differenza tra un giocatore di Premier e uno dall'Argentina per quanto riguarda il mercato in entrata per l'Italia. Il campionato italiano, storicamente, non ha attinto a piene mani dal Regno Unito e figuriamoci adesso".
Più problemi per chi, però?
"I guai li vedo più per loro, saranno costretti a irrobustire i vivai. E' un processo che dà frutti dopo anni. Magari tra dieci anni l'Inghilterra sarà la più forte ma adesso ci sarà una flessione e un assestamento per il movimento inglese".
Delle regole che pensa?
"Concordo con Morabito: cervellotiche. E' tutto schematico: se hai dimestichezza con questioni giuridiche e d'immigrazione trovi la regola applicabile al caso concreto. Per chi non è un addetto ai lavori, può essere ostico da interpretare".
Nel mercato che cambierà?
"Spesso un colpo di mercato si prepara col tempo.

E questo può far saltare delle cose impostate o stravolgerne altre future. Per questo credo che accanto a un esperto di mercato servirà un esperto di regole: saremo figure necessarie e complementari, contemporaneamente, per lo svolgimento dell'affare".
Ancor più con la Brexit
"Certo. Il lato legale dovrà accompagnare chi opera nel mercato sempre di più. Incastrare regole generali e astratte ma da applicare ai casi concreti non è così semplice".
A far discutere in Inghilterra ci sono le eccezioni concesse al Panel per la concessione del permesso.
"Le regole verranno ridiscusse a fine mercato. Ci saranno integrazioni a norme già pubblicate, una volta che ci lasceremo alle spalle il mercato si inizierà a legiferare per la prossima sessione e per il futuro. Se adesso ci sono queste sacche discrezionali, come le eccezioni per il GBE e offerte al panel, da qui in avanti credo che la discrezionalità verrà limitata per lasciar posto a quella che possiamo definire una matematica di meriti".
Che futuro ci attende?
"D'ora in poi chi vorrà andare a giocare in Inghilterra dovrà curare la sua carriera, stando attento a più aspetti. Ingaggio, serie o squadra in cui giochi. Questo diventerà un problema importante per tutti: se c'è una cosa che non cambierà ma che sarà ancor più vera, sarà questa. L'Inghilterra diventerà ancor più ambita, perché la Premier League sarà ricca e ancor più elitaria".

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