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esclusiva

Benalouane: "Tunisia, non vogliamo essere spettatori"

ESCLUSIVA TMW - Benalouane: "Tunisia, non vogliamo essere spettatori"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 18 giugno 2018, 16:002018
di Andrea Losapio

La storia di Yohan Benalouane per Russia 2018 è davvero inusuale. Fino a 30 anni non aveva mai pensato di giocare con la Tunisia, negli ultimi mesi il contatto e poi l'approdo con la nazionale del suo paese d'origine, dopo le esperienze con le giovanili francesi. E oggi, contro l'Inghilterra, può esordire in una competizione ufficiale.

Come avete preparato i Mondiali?
"Bene, abbiamo giocato delle belle gare in amichevole, ovviamente la competizione è diversa per intensità e ritmo. Cerchiamo di lavorare per migliorare".

Sarà la tua prima volta con la Nazionale della Tunisia
"Da giovane ho giocato le competizioni internazionali con la Francia, per ora sono andato in Tunisia una sola volta, non sono tornato per problemi personali. Volevo dare più tempo alla mia famiglia, a mio figlio, era il periodo di sosta e ho dovuto fare delle scelte. Poi abbiamo avuto una discussione con la federazione, è durato un po' di tempo. Lì è nato tutto".

Potete essere la sorpresa del Mondiale?
"Penso che ogni nazione possa esserla, poi dipenderà dal campo, da quello che faremo e dai risultati. Individualmente ce ne sono moltissimi, Khazri è seguito dalla Roma, è veramente un grande giocatore. Farebbe comodo ai giallorossi, per noi è la punta di diamante".

Oggi giocate con l'Inghilterra
"Il nostro gruppo è molto complicato, non dimentichiamo anche che Panama è una bella squadra. Inghilterra e Belgio hanno ottimi giocatori, negli ultimi anni hanno riscosso successi personali con le squadre di club. Però proporranno un calcio differente rispetto al passato".

Ecco, qual è il vostro punto di forza?
"Teniamo molto il pallone, dobbiamo riuscire a fare gioco. Poi è chiaro che contro calciatori forti fisicamente, abituati ad andare a ritmi altissimi come in Premier... c'è bisogno di lavorare per trovarsi pronti. Abbiamo le possibilità e le qualità, tutto per rispondere alla competizione, però dopo si vedrà in campo".

Parliamo di lei, è stato infortunato parecchio.
"Il primo anno ho giocato la prima parte, poi ho avuto un problema fisico, mi sono fatto operare di ernia discale, come ha fatto Buffon. Poi è andato tutto bene, quest'anno non sono rimasto fermo, mi sono allenato tutti i giorni. Nella passata annata ho giocato Premier e Champions, con buoni risultati, quest'anno il Leicester ha fatto scelte diverse. Però sono sempre stato disponibile, in campo o in panchina. Per me, chiaramente, non è abbastanza, mi dispiace per questa situazione perché quando ho giocato ho fatto bene".

Quindi vuole andarsene?
"Non mi hanno dato fiducia e questo non lo controllo io, mi alleno bene. È la vita del professionista, pensavo di avere più continuità, ho giocato solo in coppa...".

Tornerebbe in Italia?
"La Serie A è il mio campionato preferito, abito lì, tornare sarebbe un grande piacere. Adesso vedremo, il mercato è appena aperto. È un obiettivo tornare nel paese che considero come il mio".

Parma tornato in A, Atalanta di nuovo in Europa...
"Ho lasciato tanti amici a Parma, ho fatto i complimenti anche a Lucarelli, il capitano, quello che ha fatto è veramente grande. Parma come Atalanta, ma anche Cesena, sono state delle piazze che tengo nel mio cuore, dove sono andato in Italia sono stato bene. Il Parma è un club fantastico, con storia, che merita di essere in A. È una bella squadra, mi piace, mi farebbe piacere tornare, vedremo quello che succederà".

Torniamo al Mondiale, come giocherete?
"Alle volte 4-4-2, altre 4-3-3, una volta siamo passati a tre, ma ci abbiamo lavorato di meno. Ci piace giocare, avere il controllo del gioco, ci proveremo. Nel calcio bisogna sfruttare la personalità, non essere da spettatore, proveremo a fare qualcosa".

E l'Italia?
"Sicuramente, senza l'Italia, è meno affascinante. È una grande nazione. Però rimane comunque un Mondiale, un qualcosa di importante, di sicuro ci mancherà. Ho tanti amici e mi dispiace per loro"

© Riproduzione riservata