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esclusiva

Bertoni: "Juve verso 8° titolo. Viola? Sabato proviamoci"

ESCLUSIVA TMW - Bertoni: "Juve verso 8° titolo. Viola? Sabato proviamoci"
© foto di Federico De Luca
lunedì 26 novembre 2018, 19:152018
di Lorenzo Marucci

Daniel Bertoni, campione del mondo nel '78 con l'Argentina, è in questi giorni a Firenze per entrare nella Hall of Fame della Fiorentina (questo il riconoscimento da parte del Museo Fiorentina) e ha parlato di vari temi del campionato. Lo abbiamo intercettato durante un suo saluto alla Fondazione Bacciotti a cui è molto legato. "E' un onore poter entrare a far parte della Hall of Fame della Fiorentina - dice a Tuttomercatoweb.com - è un orgoglio. La vita mi ha dato molto, grazie a Dio. Firenze tra l'altro è stata la mia prima città in Italia, è la mia città anche se sono stato bene ovunque ho giocato"

Che campionato italiano ha ritrovato?
"Sempre difficile, ma vedo meno classe, meno inventiva, meno fantasia".

La Juve nel frattempo è sempre più avviata verso l'ottavo scudetto...
"Sì, e può vincere anche la Champions. CR7 è un gran giocatore vincente. Certo, vedere che per otto volte vince lo scudetto la stessa squadra diventa un po' noioso".

E il Napoli?
Il pari col Chievo ha reo tutto più complicato. Ripeto: la Juve vincerà l'ottavo scudetto"

Per il mercato di gennaio si continua a parlare di Cavani? Lei lo prenderebbe?
"Gran giocatore: ha difficoltà nel Psg, non ha feeling con Neymar e tutti e due magari non potranno restare. In ogni caso vedo una Juve più forte con CR7, Dybala, Mandzukic, un'ottima difesa, un gran centrocampo".

Sabato ci sarà Fiorentina-Juventus: tanti ricordi affiorano nella sua mente...
"Soprattutto quando nell'83-84 vincevamo tre a due con gol di Antognoni e una mia doppietta ma Contratto ebbe la sfortuna di realizzare un'autorete. Quella Juve era praticamente la nazionale italiana più Boniek e Platini. Era difficile batterla".

Sabato la Fiorentina potrà fare la partita della vita?
"Nel calcio ci vuole sempre fiducia. Ho visto i viola col Bologna e non mi sono piaciuti però nel calcio bisogna sognare, è importante anche per poter fare grandi imprese".

Da argentino il suoi giudizio su Simeone, ora criticatissimo...
"Sento che viene criticato, io dico che gli arrivano anche pochi palloni. Lui e Chiesa giocano lontani, dovrebbero essere più vicini e tutto potrebbe migliorare. In ogni caso l'anno passato Simeone ha fatto bene, resta un buon calciatore. Mi piace anche Pezzella, ottimo centrale, con personalità. Sapevo che avrebbe fatto bene".

Il suo pensiero invece su Lautaro Martinez?
Bel calciatore, diverso da Icardi che è più da area. Icardi è mortale in area, Lautaro sa giocare fuori dell'area, è un goleador e sa far fare i gol".

E il caos per la finale Libertadores?
Qui si parla di un problema non solo calcistico ma della società nostra. La societù in Argentina è malata e continua a peggiorare. Noi argentini non ci aspettavamo una situazione del genere ma sapevamo che da un momento all'altra poteva succedere. Per noi argentini è una gran vergogna che nel mondo tutti parlino male di noi".

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