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esclusiva

Bojan: "Il Barça mi ha insegnato tutto, ma Totti è Totti"

ESCLUSIVA TMW - Bojan: "Il Barça mi ha insegnato tutto, ma Totti è Totti"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
mercoledì 4 aprile 2018, 07:002018
di Giacomo Iacobellis

Il più grande cannoniere di sempre nella Masia, il più giovane debuttante con la maglia del Barcellona e molto di più. Bojan Krkic è uno che nella Ciutat Comtal ha scritto pagine di storia. Prima del grande salto del 2011, in Italia, nella Roma di mister Luis Enrique. Da quella stagione di avventure Bojan ne ha collezionate parecchie, tra Serie A, Eredivisie, Premier League, Bundesliga e di nuovo Liga. Oggi, infatti, il talento serbo-spagnolo classe '90 si trova in prestito all'Alavés ed è proprio lui che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva a poche ore da Barcellona-Roma, gara d'andata dei quarti di finale di Champions League.

Bojan, come sta? All'Alavés le acque adesso sembrano un po' più tranquille rispetto a qualche settimana fa.
"Mi sento molto bene, grazie. Sono contento e in buona forma fisica. Sto scoprendo piano piano Vitoria e guardo avanti con fiducia".

Dal presente al passato. Stasera, al Camp Nou, si affrontano due squadre che lei conosce benissimo: Barcellona e Roma.
"Bellissima partita. L'andata al Camp Nou sarà molto importante, possiamo dire quasi decisiva".

Quanto è favorito il Barcellona?
"I pronostici non contano, la Roma deve arrivare all'Olimpico con delle possibilità e questo passa proprio dalla sfida di stasera. Per i giallorossi sarà importante disputare una prova di livello e, soprattutto, fare gol tra le mura del Camp Nou".

Tutta Roma sogna, proprio come successe al suo arrivo nella capitale. Che ricordo ha di quell'esperienza?
"Un ricordo unico. La Roma è stata la prima squadra ad aprirmi le porte dopo ben 12 anni di Barcellona. Sarà sempre speciale per me: per la gente, per la città e per Francesco Totti. Giocare al suo fianco è stato incredibile".

Totti a Roma, dopo Messi nel Barça. Quanto ha imparato da questi due mostri sacri del calcio?
"Tantissimo, soprattutto fuori dal campo. Totti è stato un grande esempio da questo punto di vista, è un campione a 360°. Il calcio sembra più facile se ti trovi davanti lui o Messi".

Lo dice uno che a Barcellona mostrò fin da subito le stimmate del predestinato, scomodando proprio con la Pulce tanti paragoni illustri.
"Il Barcellona è tutto per me, fa parte di Bojan Krkic. I blaugrana mi hanno formato e insegnato ogni cosa, come calciatore e come uomo".

Dal suo addio il Barcellona è cambiato tanto, ma anno dopo anno riesce a confermarsi ad alti livelli.
"Parliamo di una squadra in grado di competere sempre per qualsiasi obiettivo. Il Barcellona ha giocatori affamati di vittorie e pieni di ambizione, determinati a rendere questo club sempre più grande".

E del nuovo Barça di Valverde cosa pensa?
"Ogni allenatore ha il suo modo di giocare, l'importante è vincere titoli ogni anno. E i risultati, quest’anno, finora lasciano sicuramente ben sperare".

La Liga sembra già chiusa, restano la Copa del Rey e la Champions: chi è il suo favorito?
"Naturalmente il Barcellona, come sempre".

A proposito di squadre titolate, il suo lungo girovagare dopo il Barça l'ha vista protagonista anche nel Milan, nel 2012-2013.
"Vestire la maglia rossonera è stato un onore per me. Si tratta di uno dei più grandi club del mondo, per storia, bacheca e blasone".

Si nota che l'Italia le è piaciuta, magari sta pensando di tornarci? I rumors, d'altronde, non mancano.
"La Serie A è uno dei campionati più importanti d'Europa ed è stata sicuramente un bel traguardo per me. Non si sa mai cosa può succedere nel calcio, per ora vivo il presente. Sono in prestito all'Alavés e il mio cartellino appartiene allo Stoke City. In futuro vedremo".

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