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esclusiva

Ceravolo: “Anch’io positivo. Così la Cina ha sconfitto il Coronavirus...”

ESCLUSIVA TMW - Ceravolo: “Anch’io positivo. Così la Cina ha sconfitto il Coronavirus...”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 23 marzo 2020, 15:18Serie A
di Alessio Alaimo

Al telefono risponde dopo due squilli. Qualche colpo di tosse, un po’ di febbre. Ma Franco Ceravolo è sempre operativo, voglioso di tornare all’opera. In quarantena per superare il Coronavirus. Si, lo ha preso anche l’esperto dirigente calabrese che sta vivendo gli ultimi giorni di isolamento dopo la scoperta della positività. E si racconta a TuttoMercatoWeb. “Non lo avrei mai immaginato, quasi in ogni famiglia a Torino, città in cui vivo, c’è un contagiato. Bisogna stare a casa, non muoversi, seguire le indicazioni. Mi hanno detto di prendere la Tachipirina. Passerà”, dice l’ex direttore sportivo di - tra le altre - Guangzhou e Palermo.

Qual è lo stato d’animo di chi scopre di essere positivo?
“Dipende da come ti prende il virus. Se non respiri sei costretto ad andare all’ospedale, altrimenti puoi gestire il virus da casa. Io sto bene, ho solo un po’ di tosse e febbre. Mancano gli ultimi giorni di quarantena. Poi non vedo l’ora di tornare a fare la vita di sempre. Rinasceremo, tutti insieme. Porto l’esempio di Torino, è isolata, non c’è nulla. Stiamo a casa, lo consiglio a tutti. Evitiamo di contagiare e pensiamo al nostro bene”.

Lei la Cina la conosce bene. Come hanno superato questo momento?
“In Cina si sono attrezzati per tempo e a maggio ricominceranno i campionati. Sono stati bravi, molto rigidi a far rispettare le regole. In Italia l’abbiamo presa come una cosa passeggera e questo ha fatto sì che la situazione sfociasse in un bagno di sangue. Non eravamo preparati a questa situazione. Oggi non ci sono interessi, contano le vite umane e sconfiggere questo virus. Ho parlato con qualche amico in Cina. Hanno usato misure di sicurezza estremamente rigide, setacciato ogni strada e messo in pratica delle direttive ben precise. Sono stati bravi. Poi hanno aperto un ospedale in dieci giorni. Ma per risolvere questa situazione ci hanno messo tre mesi, in Cina la vita sta ripartendo. Sia un esempio”.

A maggio riprende il campionato in Cina. In Italia è stato stabilito come termine ultimo per ripartire il 9 maggio...
“Oggi è impensabile. Bisogna fare una preparazione di quindici-venti giorni. Siamo a fine marzo, aprile è alle porte. Non si possono fare previsioni finché questo virus ci aggredisce in questo modo. Sarà possibile fare delle ipotesi metà aprile. Non è ancora il momento”.

Quanto inciderà la pandemia Coronavirus nella prossima sessione di calciomercato?
“Il calcio va aiutato. Ma il mercato non finirà mai, non tutti potranno fare grandi passi. Ma le societa di prima fascia saranno comunque protagoniste. Quando riprenderà il calcio non si fermerà. E torneranno i colpi di sempre”.

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