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Contratto: "Tanti duelli corretti con Diego, non lo marcavi. Il più grande di tutti"

ESCLUSIVA TMW - Contratto: "Tanti duelli corretti con Diego, non lo marcavi. Il più grande di tutti"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 26 novembre 2020, 10:53Serie A
di Lorenzo Marucci

Renzo Contratto è stato uno dei difensori che negli anni '80 ha avuto l'onore e l'onere di marcare il calciatore più pericoloso e più talentuoso della squadra avversaria. Da Zico a Platini fino appunto a Maradona. Con la maglia della Fiorentina Contratto ha dovuto spesso provare a controllare il Pibe de Oro. "I 'duelli' - ricorda a TMW - sono sempre stati corretti. Diego era il migliore di tutti e a volte in campo veniva maltrattato. Mai una volta però che abbia sentito delle lamentele da parte sua o delle proteste. Io ho avuto un rapporto speciale con lui perchè c'era rispetto e stima. E il ricordo è straordinario: non lo conoscevo benissimo ma attraverso i suoi compagni ho sempre capito che si faceva voler bene, tutti lo amavano. Ci ha lasciato il più grande di sempre, per distacco".

Quale partita in particolare ricorda tra quelle in cui ha dovuto marcare Diego?
"La prima: lui giocava ancora nel Barcellona e a Firenze giocammo questa partita. Dopo la gara Diego si congratulò con me. Arrivava dal mondiale in Spagna in cui Gentile lo aveva marcato senza dargli scampo e c'erano state polemiche su quella marcatura così rigida. E allora dopo la partita venne da me e mi diede maglia: Mi disse: sei uno dei più forti".

In campionato?
"In campionato purtroppo a Firenze un paio di volte mi ha castigato. Mi ricordo in particolare una vittoria del Napoli nell'85 a Firenze con la neve ai bordi del campo. Un suo diagonale di sinistro e gol...".

Come si marcava?
"Non si marcava, dovevi coprirlo metterlo in una zona d'ombra perchè in qualunque situazione ricevesse palla ti poteva poi sorprendere e lasciar fermo. Potevi anche raddoppiarlo ma aveva comunque la capacità di inventarsi qualcosa. Ripeto, dovevi cercare di coprirlo e fare in modo soprattutto che non gli arrivasse la palla"

Che cosa si ricorda poi di lui?
"A Napoli giocammo nell'87 l'ultima di campionato che decretò lo scudetto per i partenopei. Finì 1-1 e dopo la gara lo abbracciai e gli dissi: è il tuo scudetto. Con lui ho sempre scambiato la maglia. Le conservo tutte e me le tengo ben strette".

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