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Ct USA: "McKennie ha alzato il livello della Juve. Vi racconto chi è Bryan Reynolds"

ESCLUSIVA TMW - Ct USA: "McKennie ha alzato il livello della Juve. Vi racconto chi è Bryan Reynolds"
martedì 29 dicembre 2020, 12:45Serie A
di Giacomo Iacobellis

La magica notte di Barcellona è stata la ciliegina sulla torta, ma Weston McKennie ha sorpreso il mondo juventino fin dalla prima giornata di campionato. Sono così già 15, con due gol e due assist, le presenze del giovane centrocampista texano in questo ottimo avvio di stagione alla Juve. Non più una sorpresa, ma piuttosto una certezza del nuovo corso bianconero. Un talento classe '98 che Mr Gregg Berhalter, ct della Nazionale degli Stati Uniti, conosce ovviamente alla perfezione, come da lui stesso raccontato in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com. McKennie, ma non solo: con l'allenatore degli USA abbiamo parlato infatti anche del nuovo obiettivo made in USA di Paratici: il laterale destro classe 2001 del FC Dallas, Bryan Reynolds.

Berhalter, non possiamo non iniziare dal golazo di McKennie al Barcellona...
"Weston al Camp Nou ha giocato un'altra grande partita, c'è poco da dire. È stato bello vederlo alzare ulteriormente il suo livello di gioco contro Lionel Messi e una big come il Barça. Direi che proprio il gol segnato ai blaugrana è l'esempio perfetto delle sue spiccate qualità nell'inserimento in area avversaria".

Si sarebbe mai aspettato un McKennie così decisivo alle prime battute della sua nuova avventura in Serie A?
"Sì, sono sincero. Noi abbiamo sempre creduto in Weston e nelle sue doti, ieri così come oggi. Sono convinto che sia un calciatore in grado di migliorare il campionato italiano. Lo ha già fatto in parte".

McKennie, oltre a convincere sul campo, è già diventato un idolo dello spogliatoio bianconero: avete avuto modo di parlarne?
"Certo, McKennie ci ha parlato con grande entusiasmo di questa sua nuova sfida e ci ha detto che fin dal primo giorno Cristiano Ronaldo lo ha aiutato ad adattarsi alla sua nuova squadra e al suo nuovo Paese".

Alla squadra e al Paese, appunto: ci hanno fatto sorridere le sue immagini col tipico gesto italiano di disappunto durante uno dei vostri ultimi appuntamenti in Nazionale.
"Non sono sorpreso. McKennie è un ragazzo molto amichevole e bravissimo con le lingue, sta imparando l'italiano e la vostra cultura in tempi davvero brevi".

Da Weston McKennie, centrocampista classe '98, a Bryan Reynolds, terzino classe 2001: cosa pensa del nuovo obiettivo made in USA della Juventus?
"Bryan è un calciatore con eccellenti qualità offensive. È molto giovane, ma ha già dimostrato di essere uno che fa la differenza in campo. Parliamo di un laterale destro che ama attaccare tutta la fascia e che, oltre a essere protagonista col FC Dallas in MLS, ha fatto non a caso con successo tutta la trafila delle nostre nazionali giovanili".

Sono tanti i giovani talenti americani che in questa nuova epoca calcistica stanno conquistando l'Europa: cos'è cambiato negli ultimi anni secondo lei?
"Semplice, oggi abbiamo davvero un gran numero di giovani calciatori americani dal grande potenziale. Non sarei sorpreso se nella vostra Serie A dovesse arrivarne presto un altro...".

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